Cronaca

Memorie e testimonianze
di Franco Cattaneo: il libro

Memorie e testimonianze del professor Franco Cattaneo, medico di origine italo-svizzera, ma cremasco d’adozione, nel volume curato da Stefano Aiolfi e presentato questo pomeriggio presso la sede della Fondazione Benefattori Cremaschi. “Franco Cattaneo – ha ricordato la presidente Bianca Baruelli – è stato primario di medicina generale nel vecchio ospedale di Crema, evoluto poi nella moderna Fondazione Benefattori Cremaschi e con questo volume, grazie all’impegno del figlio Piero, si rafforza il legame con la stessa Fondazione e con la città”.
Nei secoli, quella che è oggi la Benefattori Cremaschi, ha saputo adeguarsi alle normative e alle diverse esigenze, ha ricordato la presidente, prestando sempre particolare attenzione e vicinanza alle fragilità e agli anziani: con questo contributo si ricorda il dottor Cattaneo, che tanto ha fatto nella sua attività professionale al servizio dei cittadini, attivando tra l’altro anche il laboratorio chimico.
L’importanza delle donazioni. Nella presentazione di Bianca Baruelli si evidenzia come la Fbc onlus non è solo la sede del “vecchio ospedale”, ma qualcosa di più. “Stiamo sviluppando, migliorandola la nostra attitudine per le cure e l’accoglienza dei più fragili, conservando ancora oggi tutta la ricchezza ed il portato di una struttura la cui storia dura da oltre 600 anni a Crema e nel Cremasco – scrive la Baruelli – che vuole continuare a far sentire la sua vicinanza, con l’abnegazione e la competenza riconosciute dalle numerosissime donazioni e lasciti, che testimoniano il buon operare e che in piena coerenza storica con i secoli trascorsi, rafforzata anche dal nuovo statuto, trova nuovo vigore in azioni strutturate di raccolta fondi, anche con i moderni strumenti elettronici”.
La medicina nel cremasco. A cinquant’anni dalla scomparsa del dottore Cattaneo, Stefano Aiolfi vice presidente della Fbc ha messo insieme le conversazioni con Piero Cattaneo, docente di lettere in una scuola della città, tra memoria, testimonianze, aneddoti, ricordi. Il risultato, come ha osservato lo stesso Aiolfi è “un volume che in città non ha paragone. Guarda con molta attenzione al cremasco ed al modo di fare medicina di un tempo, una medicina che oggi si è evoluta ed è diventata più tecnologica, ma che un tempo con modalità e attenzioni diverse, metteva sempre al centro la persona”. Scorrendo le pagine del libro, si passa dai ricordi del papà fatti dal figlio Piero, all’evoluzione sanitaria cremasca dal “vecchio” al nuovo ospedale, ai ricordi del dott. Simone Bandirali, fino all’approfondimento sullo scenario sanitario dopo l’Unità d’Italia e alla riforma del Sistema sanitario nazionale, proposto dal vice direttore Fbc, Gian Paolo Foina.
Ilario Grazioso

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