Cronaca

Rivolta d'Adda: hub vaccinale
a rischio chiusura

Il punto vaccinale di Rivolta d’Adda rischia di chiudere. A darne notizia il vicesindaco (e candidata sindaco per le Amministrative 2021) Elisabetta Nava, tramite la propria pagina Facebook: “Non possiamo che restare esterrefatti e ci auguriamo che questo non avvenga. Tralasciando lo sforzo che è stato richiesto alla struttura ospedaliera per organizzare il centro in pochi giorni, per poi chiuderlo dopo due settimane, ci chiediamo qual è il senso di concentrare i punti di vaccinazione quando sappiamo tutti che si sta andando verso una vaccinazione massiva, con l’obiettivo di incrementare significativamente il numero di vaccinati giornalieri”.

La scelta, in capo a Regione Lombardia, è essere legata al cambio di gestione delle prenotazioni da “Aria” a Poste Italiane. Quest’ultima richiede requisiti diversi e la scelta dell’Ente regionale è quella di concentrare tutti sui centri maggiori.

Il rischio, come evidenzia Nava, è quello di “riaprire tutto in fretta e furia tra poche settimane, per far fronte alle crescenti esigenze. Una scelta irrispettosa per i territori, i cittadini, il personale ospedaliero, i volontari”.

“Posso comprendere una momentanea battuta d’arresto al fine di riprogrammare la campagna vaccinale, ma che poi l’hub di Rivolta riprenda a lavorare”. E’ il commento del consigliere regionale Pd Matteo Piloni. “Regione giustifica la questione con l’esaurimento delle scorte di vaccini, il che, in parte è vero. Ma la vera motiviazione risiede nel fatto che si vuole concentrare l’attività sui centri che hanno più linee”.

Il Cremasco però, secondo il consigliere, non può avvalersi solo dell’ex tribunale, “anche perché la nostra provincia è tra le più avanti della Lombardia nella somminstrazione agli over 80. Se siamo stati così bravi, perché spegnere uno dei nostri motori?”.

Il centro di Rivolta resterà attivo nei prossimi giorni per vaccinare con la seconda dose chi già si era recato all’hub. Nel frattempo a Crema partiranno le somministrazioni ai soggetti fragili e agli over 80 non ancora chiamati, che saranno contattati direttamente dall’Asst.

“La programmazione che Regione dovrà definire deve riguardare la fascia 70-79 anni e se, come sembra, dopo Pasqua dovrebbe arrivare un nuovo carico di dosi, il centro di Rivolta sarà fondamentale nella vaccinazione di massa”.

Ambra Bellandi

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