Cronaca

San Bernardino, Margherita
Hack: un giardino di stelle

Dopo la foto di gruppo di qualche giorno fa, ieri sera attraverso i canali social si è tornato a parlare dei Giardini Margherita Hack: dall’intitolazione, alla creazione e realizzazione di un vero e proprio progetto culturale e sociale per l’area di San Bernardino e non solo. Numerosi i contributi che nel corso della serata hanno portato i diversi attori dell’iniziativa, realizzata nell’ambito del bando “La Lombardia è dei giovani”, che vede la collaborazione di Anci Lombardia e il contributo della Regione Lombardia, con il coinvolgimento della Consulta dei Giovani, del Comune, di Acli Crema e Impronte Sociali.
Toponomastica femminile. La serata, coordinata da Sofia Ogliari e Mara Tessadori è stata aperta dai contributi degli amministratori locali: dal sindaco Stefania Bonaldi che, ricorrendo ad una metafora ha auspicato per il giardino Margherita Hack, la crescita di tanti semi di cambiamento, all’assessore Michele Gennuso, che ha evidenziato la spinta dei giovani della Consulta, messisi in gioco per creare rete tra coloro che vivono all’interno del quartiere. Per Matteo Gramignoli, plauso per progetti di questo tipo, che nascono dai cittadini e sono trasversali tra i vari assessorati, mentre la collega Emanuela Nichetti, si è soffermata sull’importanza della toponomastica femminile: “Le donne da sempre hanno un ruolo molto importante nella storia, nella letteratura, nell’arte ed in ogni ambito della cultura, come nella vita di tutti i giorni. Una toponomastica che tenga conto delle donne – ha commentato l’assessore – garantisce piena osservanza dell’articolo 3 della Costituzione e del quinto obiettivo di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.
Idee, forze e passione. Nella seconda parte della serata, la parola è passata agli altri attori dell’inziativa, a partire da Mario Alessio Benelli, che ha evidenziato l’idea di richiamare nei giardini la figura di Margherita Hack: “Pensiamo a delle sedute che possano permettere alle persone di essere sdraiati e poter vedere il cielo, o ad una disposizione tale da ricordare il sistema solare”. Ma anche uno sguardo all’ambiente e alla cultura, con la previsione di QR code che rimandino alla figura dell’astrofisica. “Tante idee, forze e passione” ha concluso Benelli.
Azione animativa. Paola Vailati, già assessore alla cultura ed ora operatrice Acli – Sportello mediazione abitativa, ha ricordato come dal 2011 oltre ai servizi di Patronato e Caf, Acli Crema ha attivato un servizio abitativo e da circa 5 anni, proprio nel contesto di San Bernardino, lo sportello mediazione abitativa, dove gli inquilini dei complessi popolari, possono trovare un punto di incontro e superare le criticità relative a posizioni di morosità incolpevole o gestione dei conflitti. L’azione animativa e di riqualificazione sociale dei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica vede già in essere altri progetti: da“IntERPreti di cambiamento” a “Spr(i)ng”, che Acli porta avanti insieme ad altre realtà del territorio.
Creare comunità. Spazio anche a Michela Oleotti, che ha parlato del ruolo della coprogettazione, sostenendo le modalità in cui la cittadinanza si aggrega e trova contenuti comuni, a Pinuccia Gipponi referente Comitato Inquilini residenza di via Vittorio Veneto, agli stessi ragazzi del quartiere, i quali hanno portato le loro proposte, dalla possibilità, covid permettendo, di utilizzare i giardini per attività di cineforum durante l’estate, alla realizzazione di murales. Di come concretizzare questi progetti di “costellazioni future”, ha parlato Elena Pandini, membro del direttivo della Consulta: arredo urbano e murales, ma con una visione di ampio respiro, funzionale a creare uno spazio di comunità: “Non un semplice progetto di riqualificazione urbana, ma la creazione di una comunità, di giardini come luogo aperto e sicuro, per un progetto connesso, coinvolgendo tutti i cittadini”.
Ilario Grazioso

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