Cronaca

Bilancio comunale di Crema: la discussione in Consiglio

Per le opposizioni un documento fotocopia non virtuoso degli anni scorsi. La maggioranza si difende: 'E' un bilancio solido, che ben risponde alle esigenze dei cittadini'.

Un bilancio “equilibrato, solido, che risponde alle esigenze dei cittadini”. E’ quanto sostiene la maggioranza in consiglio comunale, secondo la quale il documento – oggetto di discussione nella sessione odierna – “trasmette la visione strategica presente nel programma di mandato, adattandosi agli imprevisti dovuti alla pandemia”.

Per il consigliere Francesco Lopopolo “le cifre parlano da sole: oltre 9.500.000 euro di investimenti che andranno a sostenere la manutenzione delle strade, la progettazione del sottopasso per il superamento della barriera ferroviaria, la costruzione del nuovo asilo nido, la messa in sicurezza degli edifici scolastici e comunali, la nuova illuminazione dello stadio Voltini, il completamento della pista di atletica e molto altro”. Un bilancio “che tiene i piedi per terra” grazie all’abbassamento del debito comunale e agli oltre 5 milioni di euro di avanzo di amministrazione.

Diametralmente opposta la visione di Antonio Agazzi, capogruppo di Forza Italia che vede nel documento al vaglio dell’assise “una linea di continuità non virtuosa con i precedenti predisposti dalle Amministrazioni Bonaldi 1 e 2: si ripropone la consueta carenza di strategia di una Giunta che si avvia stancamente a concludere il proprio mandato, senza aver maturato un’idea di città e di territorio, lasciando irrisolti troppi nodi cruciali”. Unica nota positiva il superamento del passaggio a livello “che arriva a maturazione alla fine di un decennio di governo, grazie al fondamentale concorso progettuale e finanziario di Regione Lombardia e di Rfi. Prendendo in prestito una delle fulminanti battute del compianto Presidente Giulio Andreotti, possiamo, a buon diritto, affermare che le Amministrazioni Bonaldi si sono accontentate di traccheggiare,  dal momento che ‘è meglio tirare a campare che tirare le cuoia’”.

Per Enrico Zucchi, capogruppo del Polo Civico, questo bilancio evidenzia “un modello di sviluppo della città lontano dal mondo del lavoro e dai giovani. Manca una visione strategica per favorire l’esercizio delle attività imprenditoriali e professionali nel contesto della quarta rivoluzione industriale”. In “alto mare” anche la realizzazione delle infrastrutture alla base della digitalizzazione delle imprese e dei professionisti. Secondo Zucchi si evidenziano le priorità diverse “tra chi vuole una città viva e dinamica e chi si appiattisce su steccati politici che oggi dovrebbero essere superati. Il fatto che il bilancio chiuda con un avanzo di gestione e che il debito pubblico del comune sia diminuito rispetto all’anno scorso non lo riteniamo affatto, nel contesto pandemico in cui viviamo, un motivo di vanto. Si poteva dare di più al mondo del lavoro, della scuola, del sociale, della cultura e dello sport senza dimenticare i giovani. Crediamo che nessuno, se non per capziosità, avrebbe criticato più spesa o investimenti ‘sani’ per il bene della città”.

“Leggendo il Dup sembra di vivere nella città delle meraviglie – ha esordito Manuel Draghetti, consigliere del Movimento 5 Stelle – Il bilancio è un copia-incolla degli anni scorsi. I vostri piani sono totalmente infattibili, testimonianza è il fatto che, ogni anno, ci ritroviamo a discutere degli stessi investimenti, delle stesse opere, degli stessi progetti, mai realizzati. La raccomandazione che, nuovamente, sono a farvi è quindi quella di fare bilanci di previsione che siano realistici”.

Per il capogruppo della Lega Andrea Agazzi la preoccupazione maggiore riguarda la “mancanza di visione per le famiglie. Abbiamo uno scarto tra nati e morti a -87: non facciamo figli perché abbiamo paura per il loro futuro. Questo certo è dovuto alle politiche nazionali, ma per quanto possibile, le amministrazioni locali dovrebbero intervenire, incentivando gli aiuti alle famiglie. Ne abbiamo il dovere”.

“Siete arrivati stancamente alla fine del mandato”, il duro commento di Emanuele Coti Zelati, capogruppo de La Sinistra. “Ambiente, edilizia scolastica e barriere architettoniche: tutti temi per i quali si è fatto poco o nulla. Nella migliore delle ipotesi, con un bilancio così, si cercherà di limitare i danni, ma sarà difficile”.

“Trovo le critiche delle minoranze un po’ grossolane – ha esordito il capogruppo Dem Jacopo Bassi – Viene contestata la mancanza di una visione strategica che, invece, è il perno del bilancio. Ambiente, turismo, sociale e coprogettazione sono i cardini chiave di questa amministrazione”.

Ambra Bellandi

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