Covid, 750 positivi in provincia di Cremona, a novembre erano 5113
Segnali positivi dall’andamento dei contagi in provincia di Cremona, secondo i dati comunicati periodicamente dall’Osservatorio epidemiologico dell’Ats Valpadana. Gli ‘attualmente positivi’ erano 5113 alla data del 22 novembre, nel pieno della seconda ondata, con un tasso grezzo rispetto alla popolazione pari a 1424; e sono 752 (tasso grezzo 209) nell’ultimo report datato 7 febbraio. Un trend in discesa che si registra anche confrontando un periodo più ravvicinato: a fine gennaio infatti i positivi in provincia erano 809, una cinquantina in più dell’ultimo rilevamento.
Rispetto alla provincia di Mantova, che appartiene alla medesima Ats, a Cremona si registra una maggiore letalità, ossia la percentuale di decessi tra coloro che sono stati riscontrati positivi: 1151 decessi contro 1008, con un tasso di letalità del 7% contro il 5%.
“La maggiore letalità registrata nella provincia di Cremona – spiegano gli epidemiologi dell’Ats – può essere considerata un artefatto dovuta alla maggiore incidenza nella prima ondata, quando i tamponi erano perlopiù riservati a chi arrivava in condizioni difficili nei presidi ospedalieri. Caratteristica della prima ondata è stata infatti quella di avere una peggiore capacità di individuazione dei casi positivi, selezionati di fatto per gravità della condizione. Questo è ben visibile osservando la maggiore numerosità dei casi positivi nella seconda ondata, a dispetto di un numero inferiore di decessi. Anche il grafico dei tamponi evidenzia come sia cambiata la capacità di individuare la positività tra le due ondate. E’ sempre utile considerare questo aspetto nel paragonare le due ondate, e quindi i due territori, che hanno avuto un diverso sviluppo epidemico”.
SECONDA ONDATA – “Si nota – si legge ancora nel report – come la curva della seconda ondata cominci a salire dapprima nella popolazione dei giovani e degli adolescenti (dai 14 ai 24 anni), caratterizzati da un bisogno di socialità più marcato, mentre i bambini fino ai 5 anni sono i meno coinvolti. La curva degli over 85 è tra le ultime a salire ma è quella che fatica di più a scendere. Si evidenzia una importante ripresa dell’incidenza nei bambini che frequentano la scuola primaria, piccolo crescita della curva nei ragazzi della scuola secondaria di primo grado, mentre le curve decrescono per le altre fasce d’età”.
“In questa seconda ondata, il numero dei decessi e dei ricoveri si mantiene molto al di sotto dei numero dei casi, aspetto dovuto anche alla più ampia capacità di tracciamento dei casi e quindi alla migliore rilevazione dei casi asintomatici. Mentre i nuovi casi stanno sostanzialmente decrescendo, la curva dei ricoveri si mantiene pressochè costante nelle ultime settimane.
Per la provincia di Cremona, si nota un problema di concentrazione di nuovi casi e di casi attualmente positivi a Pizzighettone e nei comuni limitrofi , mentre in provincia di Mantova è il comune di Marmirolo quello maggiormente colpito. Solo per il numero di positivi al 7 febbraio sul totale della popolazione emergono i comuni di San Martino del Lago e Castelvisconti”.
Proprio a inizio febbraio il sindaco di Pizzighettone – dove si era verificato un focolaio presso le scuole elementari che aveva portato a tamponi di massa – Luca Moggi aveva evidenziato preoccupazione dopo aver ricevuto segnalazioni di nuclei famigliari che violavano l’isolamento fiduciario disposto dall’Ats. Erano quindi scattate le segnalazioni alle forze dell’ordine.
Giuliana Biagi