Cosmetica Italia: analisi del settore in tempo di pandemia I dati dell’indagine

“Il cosmetico è un bene indispensabile, come la stessa pandemia ci ha ricordato”. Il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti, ha esordito così illustrando i dati dell’indagine congiunturale svolta dal centro studi dell’associazione.

Dati che mostrano un settore resiliente, nonostante gli indicatori negativi del 2020, causa pandemia. La piena ripresa si avrà nel 2022. Secondo i dati preconsuntivi relativi allo scorso anno, il fatturato globale del settore sfiora i 10,5 miliardi di euro con una contrazione del -12,8% rispetto al 2019; in calo anche i valori del mercato interno (-9,6%).

Segno negativo anche per le esportazioni, che registrano un -16,5%; si approssima invece agli 1,9 miliardi di euro il valore della bilancia commerciale. Per entrambi questi indicatori la cosmetica si classifica al terzo posto, tra i beni non food, nel confronto con settori contigui, dopo abbigliamento-moda e mobili.

In calo il fatturato dei canali professionali (acconciatura ed estetica), così come il comparto della vendita diretta, che registra un -30% rispetto al 2019. Scende anche la percentuale relativa al contoterzismo (-17,5%), condizionato dalla contrazione della domanda estera.

Solo l’e-commerce mostra dati positivi: il suo valore raggiunge i 700 milioni di euro (+42% rispetto al 2019), portando il retail digitale al quarto posto tra i canali di distribuzione.

“Le imprese sentono da un lato la spinta alla ripartenza, dall’altro hanno però bisogno di nuove e solide condizioni per potersi realizzare, accompagnate da un piano governativo capace di affiancarle, anche in termini di promozione del Made in Italy, sul piano dell’innovazione, della digitalizzazione e dello sviluppo sui mercati esteri”, ha spiegato Ancorotti.

Ambra Bellandi