Castelli: ‘Trasformiamo la crisi in un'occasione per pensare al futuro’
“Un’inaugurazione dell’anno giudiziario anomala, ancora pesantemente condizionata dall’epidemia che ha stravolto le nostre vite da ormai quasi un anno, che ha messo in dubbio e cancellato abitudini e stabilità economica, che ha cambiato il modo di lavorare dei magistrati, del personale, degli ufficiali giudiziari, degli avvocati”.
Lo ha detto questa mattina a Brescia il presidente della Corte d’Appello Claudio Castelli durante la tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Quest’anno, proprio per il rispetto delle norme anticovid, alle altre province del Distretto, che oltre a Brescia comprende i territori di Cremona, Mantova e Bergamo, è stata data la possibilità di collegarsi, presso i rispettivi tribunali, con il pala giustizia di Brescia per seguire in diretta la cerimonia.
“Abbiamo dovuto inventarci rigorose cautele sanitarie”, ha detto il presidente Castelli nella sua relazione, “valorizzare gli accessi e il lavoro da remoto, mettendoci nelle condizioni di garantire attività e servizio. L’epidemia ci ha messo a nudo costringendoci a sperimentare nuovi istituti, come le udienze da remoto e le comunicazioni via Pec che si sono rivelate di grande interesse e tali da poter diventare preziose indicazioni per il futuro.
Questo in una situazione di perenne sottodimensionamento degli organici di magistrati e personale e di ampia scopertura degli stessi. Un grande merito è stato quello di non essersi fermati e di avere continuato l’attività al massimo livello possibile, compatibilmente con le esigenze di sicurezza. I risultati che possiamo vantare sono ottimi”.
“È tempo”, ha aggiunto Castelli, “di essere coraggiosi e di ripensare la giustizia che vorremmo, una giustizia più vicino ai cittadini, più fruibile, più comprensibile, più equa. L’epidemia ha sconvolto tutti i nostri parametri e dovremmo cercare di trasformare la crisi in occasione. Dobbiamo avere l’ambizione, una volta finita questa drammatica epidemia, di tornare non alla precedente normalità, ma ad una giustizia migliore, che sia per tutti, operatori e cittadini, ampiamente soddisfacente”.
A Cremona erano presenti a seguire la cerimonia il presidente del tribunale Anna di Martino, il procuratore Roberto Pellicano e i vertici delle forze dell’ordine.
Sara Pizzorni