'Una settimana senza social': l'esperienza del 'Munari' in un libro
Qualche anno fa al liceo Munari di Crema con la collaborazione delle professoresse Alba Caridi ed Elisa Tagliati è stata lanciata una provocazione: “Una settimana senza Social”. Si tratta di una proposta fatta agli studenti e alle studentesse di astensione dall’utilizzo dei social network. Da allora questa singolare esperienza si è moltiplicata, riproposta in diverse scuole e realtà associative italiane, in modi e con finalità diverse.
Ora la ricercatrice dott. Angela Biscaldi dell’Università Statale di Milano ha presentato i risultati della ricerca pubblicandola in un libro intitolato ‘Una settimana senza social’ dove esorta i genitori e gli educatori a confrontarsi col nuovo tema dell’educazione civica digitale. L’invito è a “non demonizzare (non tutto ciò che ha a che fare con la rete e i Social è male, le nuove generazioni non sono inevitabilmente “perse”) ma anche a non minimizzare, mitizzando il progresso (non tutto quello che la tecnologia consente è buono e va accettato acriticamente, non tutto andrà a posto da sé)”.
Il libro propone una terza via: conoscere i cambiamenti legati all’uso delle tecnologie e utilizzare le nostre conoscenze per potenziare le capacità dei nostri figli e per insegnare a usare la rete e i social come una risorsa, senza abusarne ed esserne dipendenti. Per fare questo dobbiamo abbandonare l’ottica del controllo (proibire tutto)e quella, opposta, del permissivismo (abbandonarli a loro stessi) per puntare sulla responsabilizzazione e sulla condivisione con le nuove generazioni di un nuovo linguaggio, nuove competenze, nuove regole per la comunicazione in rete. E soprattutto di una nuova etica della comunicazione social.