Cronaca

Rientro a scuola, tra luci e ombre, Valenti: 'Ancora molti nodi da sciogliere'

A soli 4 giorni dal rientro a scuola, previsto per il 7 gennaio, ancora molti sono i nodi da chiarire, mentre la petizione lanciata online su Change.org da Unsic, che chiede di stoppare la ripartenza della didattica in presenza, ha già raggiunto 90mila sottoscrizioni. Anche nel nostro territorio i dubbi sono ancora molti, tanto che i sindacati sono in attesa di essere convocati dal prefetto, dopo averne fatto richiesta formale un paio di settimane fa. “Per noi la didattica va fatta in presenza e in sicurezza, ma qui sembra tutto fermo: ci sono esattamente gli stessi identici problemi che c’erano a settembre” commenta Laura Valenti, della Cgil Scuola.

“Sembra di assistere a un film già visto. Tutti dicono che la scuola è prioritaria: che lo dimostrino. Ad oggi non si è risolto il problema delle classi pollaio perché non sono state fatte assunzioni a sufficienza e il concorso che avevamo chiesto è rimasto bloccato. Il problema dei trasporti rimane un nodo da sciogliere, e aspettiamo appunto di poter incontrare il prefetto attorno a un tavolo per capire meglio come andranno le cose. Noi queste situazioni le segnaliamo da maggio scorso”.

D’altro canto, non c’è da stupirsi se tutto è fermo, considerando che “i precari assunti per il covid hanno ricevuto a fine dicembre lo stipendio del mese di ottobre. Persone che devono comunque pagarsi il trasporto, gli affitti, ecc. Ci chiediamo dove siano i soldi stanziati dal ministro”.

A fronte di tutto questo, il ritorno della didattica in presenza “è fondamentale. Con la Dad i ragazzi stanno perdendo tantissimo, e io credo che le scuole siano pronte dal punto di vista organizzativo. Il problema rimane a monte”.

Laura Bosio

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