Lettere

Lettera al presidente Conte:
'Tutelare il commercio locale
dai colossi dell'e-commerce'

da Giovani amministratori lombardi della Lega

Egregio Presidente Conte, Egregio Ministro Patuanelli,

come Giovani Amministratori under 35 eletti negli Enti Locali della Lombardia, ogni giorno viviamo i nostri territori cercando di comprendere le diverse esigenze, i problemi e le difficoltà dei cittadini. Il periodo di eccezionale emergenza che sta vivendo la nostra Lombardia, Regione più colpita sia sotto il versante sanitario che economico, è causa di grande preoccupazione e ci impone di agire per conto delle realtà che siamo chiamati a rappresentare.

Le misure restrittive, decise per contrastare il diffondersi del coronavirus, hanno messo in ginocchio molte attività produttive e c’è la concreta possibilità che centinaia di migliaia di posti di lavoro spariscano per sempre. Con l’approssimarsi del periodo natalizio inoltre la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, considerando come le vendite di Natale costituiscano in certi casi il 40% del fatturato annuo di una miriade di esercizi commerciali locali.
Ma mentre i nostri commercianti soffrono, rischiando di non riaprire mai più le loro saracinesche, c’è chi invece da questa tremenda situazione sta traendo immenso profitto. Parliamo dei colossi dell’e-commerce, come Amazon.

La situazione del tutto eccezionale ha di fatto posto alcuni giganti del web, in posizioni monopolistiche, una situazione di esasperata concorrenza sleale che, se non verrà posto un freno, annienterà intere porzioni del nostro prezioso tessuto produttivo. Per questa ragione riteniamo che il Governo debba attivarsi, anche nelle sedi europee, per cercare di limitare il regime di monopolio in cui questi colossi operano e agire sulla tassazione, del tutto inadeguata rispetto ai fatturati di certe realtà dell’e-commerce.

In quanto giovani siamo consapevoli dell’importanza e dei vantaggi del commercio online, ma questo deve essere posto nelle condizioni di non distruggere le realtà più piccole, che danno valore aggiunto al territorio. Per quanto concerne ciò che è di nostra competenza, stiamo concretizzando nei Comuni azioni di sensibilizzazione all’acquisto di prodotti locali, contributi a fondo perduto, sgravi fiscali. Ma sappiamo che questo non è sufficiente se non esiste la volontà politica di agire a livello nazionale ed europeo.

La richiesta che avanziamo quindi è che il Governo agisca nella direzione di porre un freno e adeguate limitazioni allo strapotere dei colossi dell’e-commerce online, magari prendendo esempio anche dalle recenti  iniziative francesi, nell’interesse dell’economia del territorio e per evitare la chiusura di molti esercizi commerciali, con la conseguente perdita di ricchezza e posti di lavoro. Che vanno tutelati.

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