Cronaca

Fondi sottratti a 'Uniti', si allarga l'indagine: emergono inquietanti particolari

Sono in tutto dieci gli indagati dell’inchiesta della guardia di finanza relativa alla sottrazione di fondi ai danni della onlus ‘Uniti per la provincia di Cremona’ che vede coinvolti Renato Crotti, ex gestore “di fatto” dell’ente benefico, Cristiano Bozzoli, titolare di un’impresa di vendita di stufe e caldaie e Attilio Mazzetti, ex gestore di locali notturni, finito in carcere questa mattina. Il 35enne soresinese è stato prelevato all’alba nella sua abitazione. In seguito le fiamme gialle hanno proceduto alla perquisizione del domicilio e, parallelamente, a quello di Renato Crotti.
Dalle 34 pagine di ordinanza del gip emerge come Crotti, Mazzetti e Bozzoli sarebbero la ‘mente’ dell’operazione truffaldina. Altre sette persone risultano coinvolte in un’operazione da circa 250mila euro, sottratti proprio dalle casse della onlus che era arrivata a raccogliere 4 milioni di euro per finanziare iniziative anti- Covid.
Nell’ordinanza viene riportato come Mazzetti avrebbe dapprima cercato di corrompere e poi minacciato di gambizzare uno dei testimoni chiave durante lo svolgimento dell’indagine. Lo stesso teste che ha riferito, nell’interrogatorio di luglio, ulteriori particolari di una vicenda dallo sfondo erotico-sessuale.
L’uomo, titolare di un’attività, ha raccontato agli inquirenti di situazioni con Crotti che lo mettevano a disagio: “Mi riferisco al fatto che facesse proposte di natura strana, nello specifico di tipo sessuale. Queste proposte le ha rivolte a me, ai miei collaboratori, ad avventori del bar. Era molto assillante. Nei miei confronti sono sempre rimaste proposte”.
Lo scenario è stato confermato da ulteriori testimonianze nelle quali i soggetti ascoltati avrebbero affermato di aver ricevuto soldi non solo dalla onlus, ma “anche da Crotti stesso per realizzare le proprie fantasie sessuali”. Uno specifico legame, questo, con “l’attività delittuosa dello stesso finalizzata all’appropriazione di somme in contanti”.

A.B. e S.P.

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