Giardini di Porta Serio 'luogo del cuore' Fai: con 2.224 voti, primo bene in provincia
Da pochissimi giorni è online sul sito del Fai iluoghidelcuore.it l’aggiornamento ufficiale della classifica che vede i Giardini pubblici di Porta Serio di Crema, con 2.224 voti, primi nella provincia di Cremona e ventunesimi in Lombardia. Al secondo c’è il Castello Visconteo di Pandino, 709 voti, quindi seguono la Chiesa vecchia, ex Chiesa Parrocchiale di San Giorgio, Casaletto Vaprio, 226 voti; Mulino di Cumignano sul Naviglio 162 voti, Rocca sforzesca di Soncino, 126 voti; Palazzo Zurla De Poli, Crema, 123 voti; Piazza Matteotti, Isola Dovarese, 110 voti; Campanile della Chiesa parrocchiale di Ripalta Nuova, 107 voti.
Il Comitato “Insieme per i Giardini pubblici di Porta Serio di Crema” invita tutti i cremaschi a sostenere i Giardini raccogliendo in sicurezza le firme dei propri familiari, amici e colleghi, stampando la scheda di raccolta voti in formato A4 (rispettando il codice a barre) consegnandola entro lunedì 7 dicembre 2020, nelle scatole-raccoglitore predisposte presso la Libreria Cremasca (via Cavour, 41, Crema), la Libreria La Storia di Simona Lunghi (via Griffini, 1, Crema) e la Pro Loco di Crema, in piazza Duomo.
“I Luoghi del Cuore”, Censimento nazionale indetto dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, è un progetto sviluppato grazie all’impegno di tantissime persone che si attivano e, con determinazione, coinvolgono le comunità locali affinché i luoghi che amano siano protetti per sempre. Oltre a premiare i primi tre classificati e i vincitori delle classifiche speciali, il FAI, dopo il censimento, nei primi mesi del 2021, sosterrà una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di 2.000 voti. Superare i 2.000 voti è l’obiettivo che si prefigge il Comitato “Insieme per i Giardini pubblici di Porta Serio” per poter presentare una proposta di restauro o di valorizzazione o una istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione concordati con il proprietario del bene, il Comune di Crema.
Ecco come votare:
1. il voto è gratuito e consentito a tutti (maggiorenni e minorenni, italiani o di altre nazionalità, con voto online dall’Italia o dall’estero o su moduli cartacei);
2. si possono votare tanti luoghi candidati, ma solo una volta lo stesso luogo (online www.iluoghidelcuore.it o su modulo cartaceo). Per votare online è sufficiente un indirizzo email valido o un account Facebook;
3. non è necessario iscriversi al FAI.
I Giardini pubblici di Porta Serio sono sostenuti dal Comitato “Insieme per i Giardini di Porta Serio” al quale aderiscono: Associazione “Salviamo il Menasciutto”, Alvaro Dellera, WWF Cremona, Delegazione FAI di Crema, Associazione Ex-Alunni Liceo “A. Racchetti” Crema, Fiab Cremona – sezione locale Fiab Cremasco, Gruppo Antropologico Cremasco.
“I giardini di Porta Serio – afferma il Comitato – sono il parco storico pubblico più interessante della provincia di Cremona, esempio pregevole di “giardino all’inglese”: un’articolata successione di piccoli giardini e di aree alberate di notevolissimo valore e di non comune impatto visivo. Essi valorizzano un importante tratto delle Mura venete, completano l’imponente Porta di Serio, progettata dall’architetto cremonese Faustino Rodi e ultimata nel 1807, e l’allora avveniristico complesso della Piazza ellittica (oggi Piazzale delle Rimembranze) e del Viale di Santa Maria della Croce – avviati rispettivamente nel 1816 e nel 1817.
Racchiudono patriarchi arborei, come alcuni giganteschi Taxodium distichum e Ginkgo biloba, tutti di oltre trenta metri di altezza, oltre a un Liquidambar di dimensioni spettacolari e diversi altri esemplari annosi. Rappresentano inoltre l’investimento condiviso e attuato dai diversi Governi cittadini cremaschi nel corso di almeno mezzo secolo e sono stati in passato oggetto di cura da parte di molte amministrazioni comunali. Negli ultimi decenni pare che l’attenzione per questo pregevole monumento verde sia progressivamente decaduta, con il rischio di comprometterne l’integrità.
“Come tutti i giardini storici – continua il comitato – sono monumenti da rispettare e non possono essere utilizzati come comuni aree verdi da destinare alla ricreazione intensiva o ad attività commerciali. Manifestazioni non compatibili con la loro delicata struttura, organizzate al loro interno, danneggiano irrimediabilmente alberi e vegetazione con chioschi e cucine da campo, tavoli e panche per il ristoro, pista di pattinaggio, giostre, fari per l’illuminazione, stand espositivi con traffico di autoveicoli e camion per l’allestimento e lo smontaggio di installazioni provvisorie.