Economia

Confartigianato: 'Attività aperte, ma no spostamenti: siano consentiti tra comuni'

Gli spostamenti fra comuni sono vietati, ma le attività, in particolare i servizi alla persona, sono aperti. “Un anacronismo che va risolto immediatamente per non penalizzare imprese e clienti”, secondo Confartigianato Cremona e Crema che hanno inviato una nota al Prefetto di Cremona, Vito Danilo Gagliardi, per chiedere “la legittimità degli spostamenti con regolare autodichiarazione, anche sulla scorta della decisione presa, ad esempio da Sondrio, nella quale la prefettura ha consentito gli spostamenti”.

Nella nota, a firma congiunta dei presidenti Massimo Rivoltini e Pierpaolo Soffientini, si segnalano le difficoltà di molti imprenditori di servizi alla persona, come gli acconciatori, le lavanderie, gli autoriparatori, i gommisti, i carrozzieri, ecc., nei rapporti con i propri clienti. Secondo il Dpcm del 3 novembre, infatti, lo spostamento al di fuori del proprio comune sarebbe permesso solo nel caso in cui nel proprio comune non sia presente un’impresa che eserciti l’attività cui ci si rivolge.

“Questa lettura restrittiva della norma, – si legge nella nota – impedirebbe agli imprenditori “la normale prosecuzione dell’attività nei confronti di parti importanti della propria clientela ed una violazione della libertà di scelta da parte dei clienti stessi”. Per questo confidiamo in un’interpretazione della norma del DPCM “che consenta la prosecuzione del normale svolgimento delle attività dei servizi alla persona, indipendentemente dalla sede delle attività stesse rispetto al domicilio del cliente, attività che sono svolte nel massimo rispetto dei Protocolli vigenti e sempre su appuntamento”.

Nella nota si legge anche che “è del tutto evidente che i cittadini si rivolgono a questi esercizi per ragioni di necessità in quanto prestano servizi personalizzati e non certo meramente estetici… come i trattamenti ‘preventivi’ e ‘curativi’ alla persona da parte dei saloni di acconciatura oppure i trattamenti “ad persona” svolti sulla scorta della storia clinica del cliente contenuta nelle ‘schede personali’ dei clienti. Così come riparazioni, tagliandi, interventi in “garanzia”, cambio gomme invernali (ricordiamo la scadenza del 15 novembre) e manutenzioni in genere vengano effettuate solitamente dal proprio artigiano di fiducia e non possono essere affidate a un operatore qualsiasi”.

Stesso discorso per chi affida i propri capi alle pulitintolavanderie di fiducia, con sede fuori dal proprio Comune di residenza e/o di domicilio: “Per tali attività e per una corretta applicazione delle norme, crediamo debbano sempre prevalere il “buon senso” e la “ragionevolezza” tenendo conto tra l’altro che in Provincia di Cremona, a differenza di altre come può essere l’area Metropolitana di Milano, l’uscita dal proprio Comune è cosa frequente e abituale. “Da qui – concludono i due presidenti – nasce la nostra richiesta al Prefetto, affinchè chiarisca alle Amministrazioni e agli Organi di controllo che è del tutto legittimo recarsi anche fuori dal proprio Comune per rivolgersi ai propri artigiani di fiducia (parrucchieri, lavanderie, ma anche autofficine, carrozzerie, gommisti, ecc.) sempre ed in ogni caso muniti di regolare autodichiarazione e con tutti gli strumenti di prevenzione previsti”.

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