Cronaca

Ecomostro di via Indipendenza, Beretta (Fi): 'Ora cosa intende fare l'Amministrazione?'

“Abbiamo deciso di protocollare un’interpellanza al fine di capire i prossimi passi dell’Amministrazione rispetto a questa vicenda”. Simone Beretta, a nome del gruppo di Forza Italia, torna sulla questione dell’ecomostro di via Indipendenza.
“E’ chiaro ormai a tutti che la Gerundo Center del sig. Denti non pagherà gli oneri di urbanizzazione. Lui sostiene, come ha scritto sul suo profilo social, che qualcuno gli abbia chiesto di risolvere il problema della incompiuta. Vorremmo anche capire chi glielo avrebbe chiesto. L’Amminsitrazione? Spero che intorno a questa storia non ci siano faccenderi”. Beretta non va per il sottile e domanda anche se l’Amministrazione intenda tutelare l’onorabilità dei consiglieri di Opposizione, dato che “il sig. Denti ci ha definiti ‘babbei'”.
Nel merito, l’interrogazione ricorda come “l’Amministrazione Bonaldi è responsabile di non aver messo in mora da subito il privato quando risultava in difetto, rispetto agli obblighi contrattuali, già dal Novembre 2019. Non sono stati, di conseguenza, incassati gli oneri di urbanizzazione previsti, 800.000 euro, e il Comune si ritrova a dover finanziare un eventuale nuovo Asilo nido reperendo le risorse altrove. Non vogliamo neppure pensare che il Comune di Crema non avvierà la procedura per escutere la fidejussione rilasciata dal privato a garanzia di una serie di opere che avrebbe dovuto effettuare, opere dovute a fronte di un cambio di destinazione d’uso accordato, comprensivo di un aumento volumetrico relativo all’immobile in questione. Nutriamo la speranza, solo fino a prova contraria, che la procedura per escutere la fidejussione vada a buon fine. In attesa di vedere come andrà a finire, ora si tratta di capire come il Comune pensi di tutelarsi per il futuro”.
Fatta la premessa Beretta, con il capogruppo Agazzi e Laura Zanibelli, chiedono che cosa succeda nel caso in cui la procedura di escussione della fideiussione non vada a buon fine, in particolare se la variante a suo tempo approvata dal Consiglio Comunale resti in essere a favore del privato o se venga ripristinato lo status quo ante, ovvero torni la precedente destinazione d’uso e senza incremento volumetrico. E se non si ritenga opportuno e praticabile approvare una delibera consiliare che sancisca il fatto che la variante resterà in essere alla sola condizione che l’escussione della fidejussione vada a buon fine.
Da ultimo, i consiglieri vogliono sapere come l’Amministrazione intenda finanziare il nuovo Asilo nido e dove si abbia in animo di realizzarlo e se questo sia ancora una priorità, pur senza l’entrata degli oneri dalla Gerundo Center.

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