Infortunio al nido, Bonaldi: 'Vicina alla famiglia. Nessun problema di sicurezza'
Un giorno e mezzo: questo il tempo intercorso tra l’infortuno avvenuto all’asilo nido di via Pesadori e la messa a conoscenza del sindaco Bonaldi su quanto accaduto. Un bimbo di un anno e mezzo si è ferito un dito nel cardine di una porta tagliafuoco, che gli ha tranciato la falange. “Dal momento che non erano pervenute notifiche ai Servizi Socio Educativi, abbiamo contattato i referenti della Cooperativa che gestisce il Nido, la Aurora Domus. Ho immediatamente contattato la famiglia, parlando con il papà, per sincerarmi delle condizioni del piccolo, che era ricoverato in un Ospedale milanese dove era stato operato nella mattinata di sabato”.
Per il primo cittadino sono “Piu’ che giustificati la preoccupazione, il dispiacere e la rabbia di un genitore, che affida il proprio bimbo ad un servizio educativo ritenendolo al sicuro, lo dico da mamma e da sindaca, per questo ho immediatamente espresso alla famiglia sincera solidarietà, offrendo tutta la vicinanza possibile. Il nostro compito ora è quello di ricostruire i fatti e le responsabilità, non solo per rispondere adeguatamente alle legittime istanze della famiglia, ma per evitare, per quanto possibile, che eventi del genere, ancorché fortuiti ed accidentali, possono ripresentarsi”.
Il sindaco Bonaldi, con i dirigenti comunali dei Servizi educativi, dell’UT e degli Affari legali hanno effettuato nella mattinata di lunedì un sopralluogo presso l’Asilo Nido, “per comprendere le dinamiche di quanto è accaduto e alla luce delle verifiche riteniamo di escludere che il fatto sia riconducibile a questioni inerenti la sicurezza o le manutenzioni della struttura“.
Nella ricostruzione dell’incidente, condivisa con la Cooperativa, è emerso infatti che l’educatrice responsabile del gruppo dei bimbi, non si è resa conto che il piccolo aveva posto inavvertitamente il dito nel cardine della porta, nel momento in cui la cuoca l’aveva aperta per passare col carrello porta vivande.
“Ora ci auguriamo che il piccolo si riprenda prestissimo, che non riporti lesioni permanenti e che quanto accaduto venga archiviato solo come una brutta avventura. Questo non esclude in ogni caso che il Comune rinunci a recitare un ruolo attivo nella ricerca delle responsabilità ed agisca per il ristoro dei danni subiti, a tutela del piccolo, della famiglia coinvolta e di tutti gli utenti dei propri servizi”.