Cronaca

Caccia ai tordi con richiamo vietato: sequestri a Romanengo

E’ di un richiamo acustico con annessa batteria e telecomando, un fucile sovrapposto e 73 tordi (Bottaccio “Turdus Philomelos”) abbattuti, quanto sequestrato nel fine settimana appena trascorso, dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Crema nel Comune di Romanengo in una attività congiunta a personale della Polizia Provinciale Cremona.

Durante l’attività di controllo del territorio specificatamente finalizzata alla prevenzione e repressione illeciti e reati venatori , i Militari, in zona ambito caccia del
Comune di Romanego, si insospettivano per l’alto numero di tordi abbattuti da un 60enne titolare licenza di caccia. Congiuntamente a personale Polizia Provinciale veniva rinvenuto un “richiamo acustico” radiocomandato da un telecomando in possesso del soggetto controllato. Il dipositivo rinvenuto, è del tipo di quelli riproducenti il suono stridulo e meccanico detto anche “zizzo” caratteristico del tordo. Immediata la disattivazione del marchingegno ed il contestuale sequestro del fucile e della avifauna abbattuta. Il cacciatore, proveniente dalla bassa val Brembana (Bergamo), veniva deferito alla locale Procura di Cremona.
I richiami da caccia possono essere vivi (uccelli), sonori e inerti (sostanze che attirano la preda). Riguardo i dispositivi sonori, come quello sequestrato, trattasi di strumenti che riproducono il canto/verso degli uccelli o anche ungulati; questi sono di libera vendita ed utilizzabili per finalità scientifiche e/o educazione ambientale; è però fatto assoluto divieto il loro utilizzo come richiami da caccia durante l’attività venatoria.

L’ articolo 21, lettera “r” ,della Legge 157/1992 sulla Caccia recita : “E’ vietato a chiunque usare a fini di richiamo uccelli vivi accecati o mutilati ovvero legati per le ali e richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con o senza amplificazione del suono”; ammenda fino a 1549 Euro per chi esercita la caccia con mezzi vietati.

Il Tordo Bottaccio è un migratore notturno di dimensioni medio piccole e, in questa stagione, alcuni areali della provincia Cremonese sono interessati dal suo passaggio migratorio diretto al Nord Africa; i richiami, nel caso del Tordo e soprattutto nelle ore notturne, determinano anche un’interruzione della migrazione con conseguente perdita di energia e riduzione del numero di animali che portano a termine i loro spostamenti. Il richiamo, pertanto, oltre all’aumento di abbattimenti causa anche lo stravolgimento dei ritmi biologici della specie.

Le attività di perlustrazione e controllo incentivate dal Comando Regione Forestale Lombardia e coordinate dal Gruppo Carabinieri Forestali Cremona, proseguiranno per tutta la stagione venatoria.

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