Cronaca

Caso Sabrina, il legale della famiglia: 'Mai indicato errori o mancanze della Procura'

L'avvocato Andronico con il suo consulente Luciano Garofano

In merito a quanto dichiarato dal procuratore Roberto Pellicano sul caso di Sabrina Beccalli, è intervenuto l’avvocato Antonino Andronico, legale della famiglia della vittima, che ha replicato a quanto scritto dal capo dei pm in riferimento alle “opinioni di persone dalle quali a ragione della veste di parti del procedimento ci si potrebbe aspettare maggior cautela e riservatezza”. “Il comunicato stampa del Procuratore della Repubblica di Cremona”, scrive il legale in una nota, “lascia stupiti perché mai questo difensore o i parenti della povera Sabrina Beccalli hanno rilasciato interviste nelle quali abbiano indicato errori o mancanze della Procura di Cremona nella vicenda che ci occupa. Le interviste sono tutte liberamente consultabili in audio/video al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/channel/UCy5BLbvPy2JR1C94gFgIZCQ?view_as=subscriber. Attribuire le parole del giornalista Sulas (intervenuto l’altro ieri a Quarto Grado) o di altri giornalisti di quello o altri programmi a questo difensore o ai signori Beccalli appare alquanto improvvido ed indebito, mentre è di tutta evidenza che le parole del Gen. Garofano circa l’errore compiuto dai veterinari sono nel senso di dare una spiegazione scientifica di un inescusabile errore, spiegazione che comunque non scusa le eventuali altre omissioni dell’ATS (si veda sul punto l’art. 5 del regolamento di polizia mortuaria). In ogni intervista io personalmente e chi collabora con me (nonostante le istigazioni di qualche giornalista) ha sempre e comunque evitato attentamente di alimentare facili polemiche, e sotto questo profilo il comunicato stampa della Procura appare francamente ingeneroso, considerate anche le reiterate affermazioni pubbliche di fiducia pronunciate dai sigg. Beccalli nei confronti della magistratura (di cui però ci si dimentica)”. “Quanto all’operato degli inquirenti”, conclude il legale, “e, soprattutto, dell’Arma dei Carabinieri – nella fattispecie nel NOR e della Stazione di Crema – il comunicato sfonda una porta aperta, dato che lo scrivente avvocato conosce il valore di tali uomini da oltre vent’anni per avervi ampiamente collaborato in altro ruolo”.

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