La scomparsa di Sabrina, oggi la verità sulle ossa: sono di un essere umano o di un cane?
Oggi, con buona probabilità, dall’Istituto di medicina legale di Milano, sarà svelato il mistero che si cela dietro i resti trovati nell’auto carbonizzata di Sabrina Beccalli, la mamma di 39 anni scomparsa a Ferragosto il cui corpo è stato cercato dappertutto nelle scorse settimane dai carabinieri subacquei e dai vigili del fuoco. Questa mattina il team di esperti nominati dalla procura, affiancati dai consulenti della difesa di Alessandro Pasini, presunto assassino, e della famiglia, analizzerà una trentina di piccole ossa e tessuti, e cioè quanto rimasto nella Panda di Sabrina, e diranno se le ossa appartengono ad un essere umano oppure ad un cane, tesi, quest’ultima, sostenuta da ben due veterinari. Se i resti (una parte è già stata incenerita perchè considerata di un cane) fossero effettivamente di un animale, le ricerche della donna riprenderanno; se invece fossero umane, si procederà con l’esame del Dna per capire se si tratti effettivamente di Sabrina, così come ha sempre sostenuto il suo presunto omicida che ha solo ammesso di aver dato l’auto alle fiamme con all’interno il corpo dell’amica, a suo dire morta per overdose. Per la procura, invece, sarebbe stato lui ad ucciderla nell’appartamento della sua ex dove i due si erano incontrati per consumare droga. Forse dopo un avance sessuale respinta. Oggi, comunque, dovrebbero cominciare ad arrivare risposte. Al lavoro per esaminare i resti ci sono il medico legale Cristina Cattaneo, Debora Mazzarelli, del laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano, e il tossicologo Domenico Di Candia, affiancati dal consulente Angelo Grecchi per il legale della difesa Paolo Sperolini, e il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris, insieme al friulano Edi Sanson, esperto di scene del crimine, per l’avvocato della famiglia di Sabrina, Antonino Andronico. Per l’esame del Dna, invece, ci vorrà più di una settimana. Intanto, per quanto riguarda le indagini, procedono gli accertamenti sul telefono di Sabrina, trovato durante le ricerche, e su quello dell’indagato, così come le analisi sul tubo del gas della caldaia dell’abitazione del presunto omicidio (la casa della ex di Pasini) e i controlli sui distributori di benzina del territorio cremasco per ricostruire le ore in cui l’auto della vittima è stata data alle fiamme. Nei giorni scorsi, durante i sopralluoghi del Ris, era stato trovato sangue nella casa della ex di Pasini, in particolare in bagno e sul pianerottolo, mentre nell’abitazione dell’indagato, passata al setaccio con il luminol, erano state trovate tracce ematiche su un paio di ciabatte.
Sara Pizzorni