Cronaca

Il mondo dell'arte piange Pino Bonfadini: aveva 89 anni

Il mondo dell’arte perde uno dei suoi protagonisti. E’ morto oggi, sabato 22 agosto, l’artista Pino Bonfadini Da anni lontano dalle scene ha continuato a dipingere i suoi paesaggi, le sue figurazioni. Bonfadini, nato a Milano nel 1931, ha esordito nel mondo dell’arte nel 1960. Attualmente, a Soresina, è stato aperto l’archivio Bonfadini. Una lunga carriera la sua, dedicata esclusivamente alla pittura. Negli anni settanta e ottanta raggiunge l’apice del successo raccogliendo la stima sia del pubblico che della critica. Si confronta alla pari con i grandi nomi della pittura italiana del novecento. La sua identità pittorica attraversa differenti periodi legati comunque alla tradizione figurativa. Paesaggista di grande talento e personalità, indaga con coraggio ogni tecnica artistica. Le sue ‘figure’ diventano anche sculture: lavora infatti con la creta manipolando volti e corpi di donna e realizza una grande crocifissione per il Cimitero Monumentale di Lecco.

Le sue opere entrano in prestigiose collezioni private: famosi personaggi della vita pubblica italiana di quegli anni vantano opere di Bonfadini. Alla fine degli anni ottanta dà vita all’Universalismo, ciclo di opere realizzate attraverso la costruzione di nuove scenografie, dando vita a personaggi del tutto insoliti quanto caratteristici. Questo è il momento della piena maturità, che lo colloca con diritto nell’alveo dei grandi artisti italiani. Ma Pino Bonfadini rimane ancorato alla vita di provincia, legato agli affetti più intimi, a scapito di una intraprendente e più fulgida carriera. Gli vengono assegnati importanti riconoscimenti: “Il Premio Capitolino” Città di Roma, “Il Leone d’Oro” di Firenze, il “Premio Sigillo d’Oro” di Pompei. Partecipa alla Biennale di Napoli e di Firenze. Viene fregiato del titolo di Consultore della “National University Dominion of Canada”.

Nel 1995 in occasione dell’anniversario della fondazione dello Stato di Israele il Consolato Generale gli commissiona un’opera da collocare nella Sinagoga Beit Knesset Rachamin ve Simcha di Gerusalemme. Nel 2009 nasce per volere suo e della famiglia “L’Archivio Pino Bonfadini”, con lo scopo di preservare e catalogare tutta l’opera del maestro. Malgrado il suo stato di salute stava lavorando ad un nuovo ciclo di opere dedicate ad una prossima mostra che ne avrebbe celebrato i sessant’anni di carriera. Lascia l’amata moglie Rosa e i quattro figli Danilo, Elio, Roberto e Riccardo. I funerali si svolgeranno in forma privata.

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