Sparizione di Sabrina, un'altra giornata di ricerche vane: avanti almeno fino a giovedì
Unità cinofile, elicottero, sommozzatori. Vigili del Fuoco e Protezione Civile, oltre ai Carabinieri, sono al lavoro incessantemente per trovare tracce di Sabrina Beccalli, svanita nel nulla dalla mattina di Ferragosto, dopo aver lasciato il figlio quindicenne a casa di un amico a Milano con la promessa di rivedersi più tardi per il pranzo in un parco acquatico. La strada principale di Vergonzana è diventata quartier generale da cui si dipartono le ricerche. Le indagini sono svolte dal Nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri di Cremona, coordinate dal procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Pellicano, che ha disposto il sequestro dell’abitazione della 39enne, in via Vittorio Veneto a Crema. Le ricerche si stanno svolgendo attorno al luogo di ritrovamento dell’auto in fiamme, sia nei campi che nei corsi d’acqua. Non sono state trascurate neppure le cisterne di liquami, una ricerca a tutto campo condotta con l’ausilio dei volontari di Protezione Civile (il gruppo Lo Sparviere e altri gruppi del cremasco). 24 i volontari impegnati a setacciare i campi e i corsi d’acqua al mattino e altrettanti nel turno del pomeriggio, una ricerca che finora non ha dato alcun esito. Per questo gli inquirenti tengono aperte tutte le ipotesi. Nel pomeriggio si è svolta in Prefettura una riunione dell’Unità di Crisi, durante la quale è stata decisa la prosecuzione delle ricerche fino a giovedì, quando verrà fatto nuovamente il punto della situazione.
La 39enne è seguita dai Servizi Sociali del Comune di Crema ed è assidua frequentatrice dei Gruppi di Ascolto della parrocchia. Una vita non sempre facile, quella di Sabrina, passata anche da amicizie probabilmente sbagliate, sulle quali i Carabinieri stanno indagando, ma una vita che ha svoltato soltanto pochi giorni fa: dopo essersi arrabattata con saltuari lavori di pulizia nelle case, infatti Sabrina ha trovato un impiego in grado di garantirle stabilità economica. Difficile, per questo, pensare a un gesto estremo, soltanto ipotizzabile leggendo qualche post della 39enne sul personale profilo Facebook, dove la stessa scriveva qualche giorno fa di sentirsi sola.
Vi è poi un episodio, che potrebbe aprire uno scenario inquietante e tutto da sondare: un paio di settimane fa, proprio nel quartiere di San Bernardino, due uomini si sarebbero affrontati e uno di loro avrebbe estratto un coltello, colpendo il rivale. C’è chi sostiene che entrambi, in qualche modo, siano legati a Sabrina. Ma sta agli inquirenti, ora, trovare eventuali collegamenti. Le ricerche, intanto, si estendono e continuano, in un’estate che per Crema e Cremasco è già stata tragica.
Fotoservizio Sessa