Cronaca

Rave di Spino, De Corato: 'Serve lo sgombero' Piloni: 'Inaccettabile'

Dopo le esternazioni della parlamentare della Lega Claudia Gobbato, anche l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato si schiera in maniera netta contro il rave party di Spino d’Adda iniziato a Ferragosto e tutt’ora in corso: “Quanto sta accadendo in queste ore è gravissimo. Un serio pericolo per la salute dei partecipanti e per quella pubblica. Secondo quanto riportato dai residenti e dalla stampa locale, la Prefettura non ha sgomberato l’area lasciando che gli ‘irriducibili della musica’ potessero continuare con lo sballo nel weekend di Ferragosto, fino ad oggi. Le forze dell’Ordine sono state messe a presidio dell’area, non in condizioni di poter intervenire. Oltre a ciò, si sono registrati diversi interventi di ambulanze per numerosi partecipanti che si sono sentiti male”.

“Questo rave illegale – ha concluso De Corato – è già durato troppo. La Prefettura liberi immediatamente la zona ed il Questore di Cremona proceda con il foglio di via per tutte le 1.500 persone ammassate per ore per partecipare al rave party, proprio come fatto dal questore di Mantova lo scorso ottobre per una situazione analoga occorsa a Serravalle Po. Mi auguro che questo provvedimento venga applicato anche in risposta all’aggravante del mancato rispetto delle misure a contrasto della diffusione del virus”.

Gli fa eco il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni: “Non è possibile una cosa del genere, 1.500 ragazzi per un evento non autorizzato.  E che dura da 4 giorni. È inaccettabile. Ma cos’hanno questi ragazzi nella testa? Capisco la voglia di divertirsi ma a tutto c’è un limite.  E poi da noi, in un territorio martoriata più di altri. In un paese alle porte di Milano. E soprattutto ci sono mille altri modi per divertirsi. Non è possibile che una cosa del genere non venga interrotta.  La mia più totale vicinanza all’amministrazione comunale di Spino d’Adda e a tutti gli abitanti. Mi auguro che gli organizzatori vengano adeguatamente puniti”.

“Un rave irresponsabile e vigliacco”, rincara la dose Marco degli Angeli, M5S . “Non trovo altre parole per descrivere l’atteggiamento dei ragazzi che in questi 3 giorni hanno dato uno schiaffo al buonsenso e abusato della pazienza dei cittadini di Spino d’Adda. Ora mi aspetto pene esemplari per chi è stato identificato. Che mi lascia perplesso sono le puntuali dichiarazioni di una parte politica che ha trasformato il tutto in una opportunità  per attaccare il governo. 

Non è mai troppo tardi. Apprendo dalla stampa che finalmente un leghista, in questo caso, una parlamentare della nostra provincia, ha finalmente metabolizzato e capito che gli assembramenti sono pericolosissimi e potrebbero rappresentare una bomba ad orologeria dal punto di vista della salute e diffusione del contagio. 

Per illuminare la parlamentare, che mai ha criticato gli assembramenti avvenuti durante i comizi del leader del suo partito,   le sfilate senza mascherina per il rito del selfie e le provocazioni per invitare a non rispettare le regole c’è voluto un rave party irregolare, figlio di una cultura irresponsabile e vigliacca, organizzato  nel comune di Spino d’Adda. Un rave che offende una comunità che ha subito forti conseguenze dal Covid e che ha affrontato grandi sacrifici. 

Probabilmente i ragazzi hanno seguito alla lettera i consigli e i desideri di trasgredire alle regole di Salvini, segretario del suo partito, che invitava la gente ad abbracciarsi, festeggiare, baciarsi, ritornare a far festa (mi fermo qui, vi risparmio il solito elenco) in barba alle elementari norme di sicurezza e contrastando con tono propagandistico le regole di buon senso emanate dal governo italiano. Conosciamo la faciloneria con cui la Lega si approccia o fugge dai problemi. 

Un parlamentare dovrebbe parlare con senso di Stato e di responsabilità e prima di fare comunicati stampa per dire che nessuno fa nulla e nessuno si assume responsabilità. Un parlamentare dovrebbe  cercare di capire quali sarebbero i rischi nel disperdere una folla di più di 1000 persone.

La Prefettura e le forze dell’ordine hanno da subito cercato di tenere controllata e circoscritta la zona, identificato tutti i partecipanti con una operazione che consentirà un preciso contact tracing.  Si è probabilmente evitato l’intervento duro per evitare tafferugli, ed il fuggi fuggi che avrebbe generato panico nei Comuni limitrofi e reso incontrollabile il flusso dei partecipanti.  Valutare il rischio è un obbligo morale di chi ci amministra, e dal quale dipende in modo sostanziale il nostro futuro. Amministrare, talvolta, significa anche dire “Mi dispiace”. Per il bene comune. Condannare l’irresponsabile, quando gli offri comunicativamente  l’opportunità di esserlo, pone il problema di chi sia il vero irresponsabile. Se da una parte vanno stigmatizzati gli irresponsabili partecipanti del rave e  lodati per l’ennesima volta  i cittadini per la loro pazienza ed i tutori della sicurezza pubblica per la loro abnegazione, dall’altra non si può che prendere atto della solita propaganda leghista. Purtroppo”.

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