'Esame diagnostico subito a
pagamento o mesi di attesa:
l'ospedale riprenda la propria attività'
Gentile Direttore,
Sono una cremasca e da sempre mi curo presso l’ospedale cittadino. Le attese per visite ed esami sono sempre state lunghe, ma l’emergenza sanitaria ha peggiorato sensibilmente il problema.
Ho più di 70 anni, e i controlli che devo effettuare per svariati problemi di salute, pur non gravi, sono piuttosto frequenti. Avevo prenotato lo scorso dicembre un TC e ho potuto effettuarla solo in luglio.
Il problema si è ripresentato quando il mio medico di famiglia mi ha prescritto un’ecografica addominale.
Dall’ospedale mi hanno detto che questo tipo di diagnostica non ha ancora ripreso l’attività. Ho provato quindi a contattare il centro San Lorenzo, dal quale mi hanno detto che, con la mutua, avrei potuto effettuare l’esame il prossimo novembre.
Già scoraggiata ho telefonato – più volte – alla Sanitas, ma senza neppure ricevere risposta. Mi sono rassegnata e ho richiamato il San Lorenzo, accettando di pagare il ticket (di 60 euro circa). Risultato: mi hanno fissato l’appuntamento per l’esame da lì a qualche ora.
Il problema non è tanto il pagamento dei 60 euro, ma questo sistema profondamente sbagliato per il quale se si paga si ha immediatamente un servizio, altrimenti si attende mesi e mesi, sperando che il problema di salute non peggiori.
Mi chiedo quando qualcuno deciderà di fare qualcosa, di intervenire, specie a tutela degli anziani. Perché in questa situazione si è trovata una mia amica non più di qualche settimana fa.
Per quanto concerne il nostro ospedale mi auguro, invece, che riprenda pienamente la propria attività: con questo virus ci dovremo convivere a lungo, ma non per questo è possibile tralasciare la diagnostica.
Cordialmente