Cronaca

Il giallo della morte di Mauro Il papà: 'Se la moglie parlasse sarebbe tutto più semplice'

L’avvocato Palmieri

Anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ ieri sera si è occupata del giallo della morte di Mauro Pamiro, il 44enne professore e musicista cremasco trovato privo di vita lunedì 29 giugno nel cantiere edile di via Mazzolari, nel quartiere dei Sabbioni, a circa 200 metri da casa sua.”Se la moglie parlasse sarebbe tutto molto più semplice”, ha detto all’inviato della Rai a Crema il papà di Mauro. C’è molta attesa, infatti, per quello che potrà dire agli inquirenti Debora Stella, 40 anni, grafica pubblicitaria, una volta che sarà dimessa dal reparto di Psichiatria dell’ospedale di Crema dove è ancora ricoverata. La donna, assistita dall’avvocato Mario Palmieri, è indagata per omicidio, anche se gli investigatori non escludono che Mauro possa essersi tolto la vita o essere stato vittima di un incidente. Ma cosa sa la moglie?. Perchè non ha avvertito nessuno della scomparsa del marito?. Secondo quanto dichiarato dal padre, i due si amavano moltissimo. “Li vedevo sbaciucchiarsi in continuazione, il loro rapporto era idialliaco, tra loro erano molto affettuosi”. Il papà di Mauro ha visto il figlio per l’ultima volta la sera di venerdì 26 giugno. “Lui e Debora sono passati qui a casa, erano in bicicletta. Lui stava lontano per via delle distanze da mantenere per il virus. Poi sabato alle 20,30 lo ha chiamato mia moglie e hanno parlato. Domenica lo ha richiamato, ma lui non ha risposto”. Quella stessa domenica, Debora posterà sulla sua pagina facebook quella misteriosa zona boschiva. “Dove sei?” le scrive qualcuno. “Non lo so nemmeno io”, risponde lei. La polizia sta scavando nella vita privata della coppia, sentendo amici, conoscenti, colleghi, e pure gli appartenenti al gruppo dedito alla scienza spirituale che i due frequentavano. E sta cercando di rispondere ai molti misteri, come  quello del cd trovato martedì 30 giugno al cimitero sulla tomba di un estraneo morto nel 2016. E poi il luogo del ritrovamento del corpo, dove non è stata trovata nemmeno una goccia di sangue. L’altezza da cui Mauro è precipitato era sufficiente per perderci la vita?. E perchè era scalzo e senza telefonino?. “Chi sa, parli”, è l’appello della madre della vittima, convinta, come tutti coloro che lo conoscevano, che Mauro non possa essersi tolto la vita.

Sara Pizzorni

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