Cronaca

Test sierologici: sul territorio dell'Asst di Crema già 1.206 in una settimana

Sono stati 1.206 i test sierologici effettuati nel territorio della Asst di Crema dal 23 al 29 aprile. Di questi 359 sono stati fatti su persone in quarantena e 847 su operatori sanitari. Complessivamente nell’ambito dell’Ats Valpadana (Asst Crema, Cremona e Mantova) le persone in quarantena sottoposte a test sono state 952, di cui 435 positivi (45,7%), 474 negativi (48,8%), 43 dubbi (4,5%). Gli operatori sanitari sottoposti a test sono stati 2.153, di cui 339 positivi (15,7%), negativi 1873 (87%), 60 dubbi (2,8%).

 

Per gli operatori sanitari di Ospedali e Strutture di cura, il test sierologico viene utilizzato ad integrazione del programma di monitoraggio già in atto, cioè combinato o meno con i tamponi, con programmazione delle Asst e delle strutture.

I test sono stati messi a punto con l’Irccs San Matteo di Pavia e ricercano gli anticorpi anti Covid-19 mediante prelievo di sangue venoso.

“Secondo gli studi sin qui condotti, è certo che chi abbia contratto il virus sviluppi anticorpi” sottolinea il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi. “Non è invece ancora certo quanto gli anticorpi restino in circolo e se gli stessi sviluppino una risposta neutralizzante. Vale a dire non è ad oggi provato che chi ha gli anticorpi abbia il cd ‘patentino di immunità’. Questo la scienza deve ancora dimostrarcelo”.

Ad oggi in Regione Lombardia vengono sottoposti al test sierologico i cittadini che, in quanto sintomatici o contatti stretti di casi positivi, sono stati messi in quarantena/isolamento fiduciario al domicilio (non ancora concluso) individuati: dalle ATS, sulla base delle informazioni epidemiologiche in loro possesso; su segnalazione del Medico di base che ha in cura il paziente.

I test non sono invece destinati ai casi di pazienti Covid, con tampone positivo, che hanno concluso la quarantena obbligatoria dopo 14 giorni senza sintomi, con doppio tampone negativo. “Nel caso di esito negativo al test, significa che non c’è stato virus o che c’è un livello molto basso di anticorpi contro il virus” spiega ancora Bonaldi. “Pertanto la persona rientra in comunità dopo i 14 giorni dalla fine dei sintomi, senza ulteriori esami.

Nel caso di esito positivo al test, alla persona viene effettuato anche il tampone per verificare se il virus sia ancora in corpo (dunque sia contagiosa). Con tampone negativo, rientra in comunità, mentre con tampone positivo, viene qualificata come caso Covid+ e si procede con l’isolamento obbligatorio (compreso l’isolamento fiduciario dei contatti stretti)”.

I vertici di Ats Valpadana “hanno confermato a noi sindaci, che abbiamo chiesto test sierologici su vasta scala, che il target dei cittadini sottoposti a test sierologici sarà via via ampliato, al momento a scopo epidemiologico, perché, come detto, per ora non è certo quanto durino gli anticorpi ne’ se il possesso di anticorpi garantisca una risposta immunizzante (dia il famoso ed auspicato ‘patentino di immunità)” conclude il primo cittadino di Crema.

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