'Pronto, sono il Papa'. Sorpresa per una famiglia di Caravaggio: la telefonata per il figlio Andrea
«Pronto, sono papa Francesco». Non capita tutti i giorni che squilli il cellulare e a chiamare sia nientemeno che il Papa. È successo nella mattinata di mercoledì 29 aprile a Caravaggio a Maria Teresa Baruffi Pirotta. Il Pontefice voleva parlare con suo figlio Andrea, un ragazzo diversamente abile con tratti autistici che il mese prossimo compirà 19 anni, con un grande amore per la religione e per le celebrazioni, cui partecipa con particolare attenzione. Tanto da spingerlo a scrivere al Papa per “rimproverarlo”.
Infatti la sua grande attenzione per le liturgie ha portato la scorsa settimana Andrea Pirotta a scrivere una lettera al Papa (con il metodo CAA, della comunicazione aumentativa alternativa) chiedendogli due cose: la prima, e più importante, di non pronunciare più, durante la celebrazione dell’Eucarestia, la frase “Scambiatevi il segno della pace”, perché in tempi di coronavirus si dovrebbe evitare la stretta di mano; la seconda avere in regalo una papalina.
La notizia della telefonata dal Vaticano sta facendo il giro di Caravaggio dove Andrea e sua mamma sono molto conosciuti. Maria Teresa Baruffi è infatti presidente della locale associazione Gloria, nata nel 2011 per gestire progetti per bambini diversamente abili che frequentano le scuole dell’obbligo caravaggine (nella fattispecie l’acquaticità presso la piscina di Caravaggio e l’ippoterapia al maneggio Candiana di Fornovo) e che di recente ha donato al Comune, per i bisognosi, i 5.000 euro inizialmente destinati a questi due progetti, interrotti dall’emergenza-Covid 19.