Cronaca

'Ok a ospedale in Fiera, ma occorre potenziare strutture esistenti senza utilizzare Rsa'

Egr. Direttore

la Regione ha deciso di puntare tutte le sue carte sulla realizzazione dell’ospedale Covid nei padiglioni di Fiera Milano. È una scelta di cui prendiamo atto, sapendo che è fondamentale che venga rafforzata la capacità di offrire posti in terapia intensiva nel più breve tempo possibile con il potenziamento delle strutture esistenti e con ogni altro intervento. Occorrono respiratori, macchinari e dispositivi di protezione di cui si sta occupando la Protezione Civile, e nuovi medici e infermieri che deve reclutare la Regione Lombardia. Ognuno faccia la propria parte, con spirito di collaborazione, ma il quadro è molto più ampio del nuovo ospedale in Fiera, e occorre comunque rispondere alle necessità degli ospedali che in tutta la Lombardia stanno lavorando ben al di sopra delle loro possibilità, come quelli di Cremona, Crema e Oglio Po a Casalmaggiore.

Il riutilizzo di ospedali chiusi di recente per pazienti usciti dalla terapia intensiva, come ad esempio quello di Legnano, ci sembra una risposta molto più adeguata rispetto a portarli nelle Rsa, scelta sbagliata che non deve assolutamente essere fatta. E se poi arrivassero qui anche parti delle tante e generose donazioni che si leggono sui giornali, e non solo alle strutture private o per la stessa fiera, sarebbe un altro bel segnale di attenzione oltre che di
concreto sostegno, e magari utile a creare strutture o utilizzare spazi per posti letto di terapia intensiva. In ultimo ricordo la necessità di creare una rete di medicina territoriale, cosa che hanno già fatto altre regioni come, ad esempio, il Veneto e l’Emilia-Romagna e come prevede la riforma della sanità lombarda del 2015. Ma non dopo. Già da subito! Questo sì che aiuterebbe i nostri ospedali, i pronto soccorso e i cittadini tutti. E non solo per affrontare un’emergenza.

Matteo Piloni, Consigliere Regionale Pd

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...