Cronaca

Coronavirus, 51 ricoverati a Crema: 'Messi a dura prova, casi raddoppiati in tre giorni'

Sala, Pellegata e Sfogliarini

51 ricoverati positivi, 60 in osservazione. Sono questi i numeri dell’ospedale di Crema, diffusi in una conferenza stampa convocata nella giornata di oggi, martedì 3 marzo, proprio presso l’ospedale cittadino alla presenza di Roberto Sfogliarini, Direttore dell’Asst di Crema, del dott. Sala e di Germano Pellegata, Dg della stessa Asst.

I posti dispobibili per i positivi di coronavirus però sarebbero 44. Sin qui sono stati 110 i casi positivi gestiti in attesa di trasferimento, mentre sono stati registrati 8 decessi patologici (ma non tutti cremaschi). I pazienti, spiegano, arrivano già con una sintomatologia spiccata e vengono sottoposti a tac. “I casi – sottolineano – sono raddoppiati in tre giorni e questo ha messo a dura prova l’ospedale. Stiamo rispondendo con tutto quello che abbiamo, ma ci aspettiamo un verosimile incremento e quindi dobbiamo muoverci di conseguenza”.  Finora il 32% dei pazienti è sopra i 75 anni, mentre il 7% ha tra i 15 e i 39 anni (non c’è campione per gli under 15 invece, ndr).

“Regione ha dato indicazione su Crema Lodi e Seriate per pazienti coronarovirus positivi”, Dall’Asst, in ogni caso, rassicurano sul fatto che la trasformazione in centro per il coronavirus è una misura temporanea fino al termine dell’emergenza, mentre poi tornerà alla normale attività. “L’obiettivo è creare spazi per i ricoveri e tenere i positivi al Covid-19, che siano in sicurezza. Stiamo lavorando per il territorio – ha assicurato Pellegata – e fungiamo da supporto per la zona rossa”

Un aggiornamento sui servizi ospedalieri attivi sarà diffuso in giornata. Come ha garantito il direttore generale, “l’ospedale è attivo. E’ totalmente sospeso solo il servizio vaccinale”. Il 6° piano è destinato ai pazienti positivi in cura, mentre al 5° e al 2° ci sono aree che ospitano i casi in accertamento, ossi un reparto di degenza per sintomatici, dove si trova anche la terapia intensiva respiratoria.

I dirigenti hanno ringraziato gli operatori sanitari tutti per “il grande spirito di abnegazione, la dedizione al lavoro e la sensibilità”.

a.b. – m.t.

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