Economia

Covid-19 e mondo del lavoro: presto le richieste di Cremona sul tavolo del Governo

Si è svolta questa mattina  in Camera di Commercio la riunione delle categorie economiche con i i parlamentari e le istituzioni locali sulle misure da intraprendere per arginare le ripercussioni negative dell’epidemia da coronavirus sulle imprese. Presenti i parlamentari Pizzetti, Toninelli, Comaroli e l’europarlamentare Salini, oltre al sindaco Gianluca Galimberti – con i colleghi di Crema e Casalmaggiore – che ha voluto l’incontro, al presidente della Provincia Mirko Signoroni, ai consiglieri regionali Matteo Piloni e Federico Lena. Presenti anche diversi consiglieri comunali (Malvezzi, Ceraso, Ventura, Nolli), il vicesindaco Andrea Virgilio e l’assessore al Commercio  Barbara Manfredini.  In apertura il presidente della Camera di Commercio Auricchio ha introdotto i lavori, parlando dell’eco che stanno avendo in America le notizie proveniente dall’Italia e da Cremona in particolare. “Alcuni nostri clienti americani mi hanno telefonato chiedendo se a maggio potranno venire a Cremona come programmato. Questo, dopo il titolo sul Corriere della Sera e sul Washington Post che parlava dei 18 casi dell’ospedale di Cremona. Solo per farvi capire i problemi che caratterizzano la nostra area”.

I rappresentanti delle associazioni e dei sindacati hanno evidenziato le difficoltà delle imprese e dei lavoratori: una sintesi verrà fatta nelle prossime ore dal sindaco Galimberti, affinchè possa arrivare al Tavolo della Presidenza del Consiglio prima di venerdì, giorno nel quale – hanno evidenziato i parlamentari Pizzetti e Comaroli, uscirà il decreto con le misure a tutela dei vari comparti economici che, dal turismo al manifatturiero, stanno pagando di più ogni giorno che passa le conseguenze dell’epidemia. “E’ importante – spiega Pizzetti- che un documento venga fatto già nelle prossime ore e potrà poi essere affinato, e che tenga conto della specificità di Cremona e provincia: non siamo in zona rossa, ma facciamo parte di quel gruppo di 4 province già identificate nel decreto del 1 marzo come peculiari rispetto al resto della zona gialla. Due gli errori da evitare: muoverci per conto nostro ma anche pensare di avere le stesse caratteristiche della zona rossa”. g.b.

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