Scuole

Erasmus+: dal Galilei alla Svezia un confronto internazionale tra scuole

Un Erasmus non solo per gli studenti. E’, in estrema sintesi, il KA1 (Kay Actions 1), il progetto di internazionalizzazione avviato dall’istituto Galilei di Crema durante lo scorso anno scolastico e che prosegue a gonfie vele.

Grazie ai finanziamenti europei, conquistati con fatica dal personale della scuola (in particolare grazie alle docenti Nadia Manclossi e Gloria Torrese) che ha partecipato ai bandi attraverso progettazioni costruite a regola d’arte, è stato dato il via ad uno scambio con la scuola “Teknikum School” di Vaxjo, in Svezia, città più verde d’Europa.

Alla base del progetto vi è la mobilità individuale a fini di apprendimento, che riguarda i docenti. Ciò significa che i professori coinvolti – di una e dell’altra scuola – vengono vicendevolmente ospitati per conoscere il funzionamento dell’istituto ‘gemellato’. Questo fa parte del più ampio programma europeo “Erasmus+”, finalizzato allo scambio di buone pratiche tra centri di istruzione e formazione, associazioni, altri tipi di organizzazioni attive nei settori di riferimento. Questi gli ambiti:

  • KA1- mobilità per il personale docente e non docente (insegnamento, corsi e formazione, job shadowing)
  • KA2- progetti di cooperazione su piccola e larga scala per attuare e trasferire pratiche innovative e rafforzare i sistemi di istruzione e formazione
  • E-twinning

“I programmi di “Job Shadowing” presso l’Istituto “Teknikum” di Vaxjo e i corsi di Europrogettazione e Benchmarking sono pensati per un confronto in chiave internazionale, per apprendere nuove buone pratiche utili all’innovazione e al miglioramento della offerta formativa e del management della nostra scuola”, ha spiegato la dirigente Maria Grazia Crispiatico.

“Il progetto Erasmus+ si inserisce in una serie di internazionalizzazioni che l’istituto Galilei attiva attraverso lo scambio sì degli alunni, ma anche dei docenti, allargando così lo sguardo ai sistemi europei per pensare insieme la scuola del futuro, l’inserimento nel mondo del lavoro in un mercato aperto alle prospettive del futuro”. Le ricadute sulla didattica sono, dunque, importanti.

In questi giorni i docenti svedesi Magnus Nilsson e Daniel Lundberg sono ospiti della scuola cremasca e, in premavera, una delegazione del Galilei dovrebbe tornare in Svezia. Prossimamente sarà la volta degli studenti – ancora non si sa in quale numero – di alcune classi del triennio. Nel frattempo è già stata inoltrata la candidatura al bando per il nuovo progetto KA1 che prenderà avvio il prossimo dicembre.

Un circolo di persone, idee e pratiche delle quali beneficia la scuola, i suoi insegnanti e i suoi ragazzi.

Ambra Bellandi

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