Il Vescovo Gianotti alla stampa: “Sapersi muovere nelle insidie”
Ieri, la ricorrenza di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, stamane presso la sede del Vescovado diversi rappresentanti dell’informazione cremasca hanno accolto l’invito del Vescovo Daniele Gianotti. L’incontro con il Vescovo è stato preceduto da una celebrazione eucaristica officiata da Mons. Gianotti e da don Giorgio Zucchelli, all’interno della quale il Vescovo ha avuto modo di parlare anche dell’informazione. “Un professionista onesto e competente deve sapersi muovere in mezzo alle insidie, con prudenza, sapienza e attenzione” ha sottolineato il Vescovo, ricordando anche la prima enciclica di Papa Francesco, dal titolo “ Luce della fede” del luglio 2013. Nelle parole del Vescovo, rivolte ai giornalisti l’interrogativo su quale possa essere il supporto della fede, che va inteso non in una visione oscurantista, ma quale capacità di illuminare prospettive più ampie, valorizzando anche nella professione, la dimensione di ciascuno, e questo, anche sotto l’aspetto della laicità.
Il racconto. Dopo il momento di preghiera, il Vescovo Gianotti ha voluto intrattenersi con la stampa locale, partendo dal Messaggio di Papa Francesco, diramato proprio ieri, per la 54esima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, da celebrarsi il prossimo 24 maggio dal titolo, “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria. La vita si fa storia”, dove centrale è proprio il tema del racconto, elemento essenziale nella professione giornalistica. Mons. Gianotti, a circa 3 anni dall’arrivo in città ha chiesto poi alla stampa suggerimenti ed indicazioni rispetto al modo di comunicare della Diocesi, confrontandosi con gli operatori dell’informazione su diversi aspetti della vita comunitaria, dall’assetto organizzativo della Diocesi di Crema, a quello del territorio lombardo. Da parte dei giornalisti, apprezzamento per l’invito di questa mattina e riflessioni rispetto alla possibilità di strutturare incontri come quello di oggi, nell’ambito di eventi formativi accreditati dall’Ordine di appartenenza.
Ilario Grazioso