Cronaca

Un altro Natale senza padre Gigi. Martedì preghiera e veglia per la liberazione

Sarà un altro Natale senza padre Gigi Maccalli. Domani cade il 15esimo mese dal rapimento a Niamey – in Niger – la parrocchia dove il missionario cremasco operava per conto della Sma (Società missioni africane).

Come ogni 17 del mese dal settembre 2018, si terrà una messa e una veglia di preghiera. L’appuntamento è fissato per le 20.30, presso la cappella delle suore del Buon Pastore in via Carlo Urbino. Alle 21 la processione, recitando il Rosario, sino alla chiesa della Santissima Trinità per l’ascolto di una testimonianza e la preghiera comunitaria.

E dall’Africa il silenzio. Resta avvolto nel mistero il rapimento del religioso. L’unica cosa certa è che sia avvenuto per mano di gruppi jihadisti legati ad Al Qaida. Durante questi lunghi mesi le autorità del Burkina Faso (dove si presume fosse stato portato padre Gigi dai rapitori) hanno assicurato che fosse vivo. Anche il vescovo della diocesi di Niamey, monsignor Laurent Lompo ha dichiarato che “padre Gigi sta bene”, senza però null’altro aggiungere per motivi di sicurezza e sulla vicenda è tornato il silenzio. Non si sa dove si trovi né come si stia operando per la sua liberazione.

Ma non c’è solo padre Maccalli nelle mani dei jihadisti: in tutto sono 7 gli italiani scomparsi nel mondo. C’è la cooperante Silvia Romano (presa dai gruppi armati in Kenya), Luca Tacchetto (rapito in Burkina Faso con l’amica canadese), padre Paolo Dall’Oglio (gesuita scomparso in Siria), Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino le cui tracce si perdono nello stato messicano di Jalisco, il 31 gennaio 2018.

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