Scuole

Agraria: San Pantaleone, il pomodoro della ‘Gallotta’

In queste settimane, presso la sede di Crema dell’Istituto Agrario “Stanga”, l’impegno di studenti e docenti è rivolto all’organizzazione delle iniziative di orientamento in entrata, indirizzate agli alunni di terza media. Oggi pomeriggio, la prima data di open day, alla quale ne seguiranno altre tre ( 14 dicembre, 11 e 18 gennaio), ma è anche il momento per fare il punto di ciò che la scuola offre direttamente in ambito professionalizzante.
L’azienda agricola “Gallotta di Sotto”, in territorio di Castelleone, da anni ormai offre agli studenti dello Stanga, la possibilità di sperimentare parecchie attività.
Mais, vino, miele, birra. “L’azienda agricola si arricchisce sempre di più – dice il direttore dell’azienda, Basilio Monaci – prima, le farine di mais da polenta e le vecchie varietà vitree della pianura padana (gialla, rossa e bianca), poi il miele (grazie al supporto degli apicoltori Ernesto e Mario Lunghi). Cinque anni fa il vino, preceduto qualche anno prima dalla messa a dimora di circa 700 piante di Lambrusco, Merlot e qualche altra decina di piante da uva da tavola. Un’attività che ha portato gli studenti a interessarsi della coltivazione in campo e della seguente attività in cantina, con la trasformazione in vino, sotto la guida dell’agronomo viticolo Marco Galbignani. Lo scorso anno l’arrivo della birra agricola e da qualche settimana, il frutto dell’ultimo sforzo: la salsa di pomodoro”.
Ricerca. Sui terreni della “Gallotta”, sono state messe a dimora circa 2 mila metri di piante di pomodoro da industria e sono state eseguite tutte le attività di campo, fino alla raccolta: una trentina, gli studenti che si sono impegnati anche durante l’estate scorsa, partecipando e seguendo tutte le fasi agronomiche. Lo scorso mese di settembre, la ditta Berselli di Calcio (Bg) ha poi completato l’opera, confezionando a norma di legge il prodotto, apprezzato già da chi ha avuto modo di utilizzarlo in cucina. Ma il direttore Monaci, oltre alla salsa di pomodoro appena prodotta è entusiasta anche dell’aspetto relativo alla ricerca, che ha riguardato la coltivazione del pomodoro: “Grazie al supporto della scuola, diretta da Pasquale Riboli e grazie alla grande passione e alla competenza di volontari che ci hanno accompagnato, da Luca Fusar Poli al prof. Alessandro Noci ( fino a qualche mese fa, docente per diversi lustri dell’Agraria di santa Maria ndr), dopo il lavoro di selezione di vecchie varietà di mais si è passati alla ricerca sul pomodoro da tavola. E dopo oltre 2 anni di ricerche – commenta Monaci – abbiamo l’ambizione di presentare e produrre una nuova varietà di pomodoro, che in onore al nostro santo patrono chiamiamo san Pantaleone. Nella prossima estate, da alcuni incroci prodotti in serra riusciremo a mettere in vaso per venderle singolarmente, delle piantine di questa qualità di pomodoro, che ben si adatta al clima padano”.
Ilario Grazioso

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