Politica

Il Consiglio aderisce alla 'Rete dei Comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo'

Dibattito acceso in aula Ostaggi, durante il Consiglio di questo pomeriggio, sull’adesione del Comune di Crema alla “Rete dei Comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”. L’iniziativa arriva in primis dalla Lega per le Autonomie Locali e invita tutti i sindaci a partecipare alla manifestazione organizzata a Milano il prossimo 10 dicembre, in occasione del 71° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, insieme alla senatrice Liliana Segre.

Il testo, presentato al quarto punto all’ordine del giorno dal sindaco Stefania Bonaldi, impegna sindaco e la giunta a sostenere il percorso della Commissione istituita dal Senato della Repubblica (la ‘Commissione Segre’, ndr) con adeguate iniziative d’informazione e fornire elementi utili al lavoro della stessa Commissione. “La Legge Fiano del 2016 è contro il negazionismo della Shoah, ma manca ancora una normativa contro gli hate speach – ha spiegato il sindaco – La Commissione Segre ha proprio questa finalità di controllo sui fenomeni di intolleranza. Il compito dei Comuni che approvano questo testo è di sensibilizzare rispetto alla memoria e creare una sensibilizzazione civica contro le discriminazioni attraverso svariate azioni culturali”.

Un testo che, però, ha lasciato “perplesso” il capogruppo della Lega Andrea Agazzi, che lo ha definito “pura propaganda per accaparrare voti. E la senatrice Segre, che ha tutto il mio rispetto, non è il problema di questa discussione. Il problema è chi la usa per sventolare fantasmi di fenomeni che non esistono più”. Il consigliere ha anche chiesto che accanto ad “antifascismo” venga aggiunto “anticomunismo”, “perché non è giusto che venga sottolineato l’uno e l’altro raccolto nel termine ‘totalitarismi’. Questo documento è antidemocratico – ha aggiunto Agazzi – non spiega cosa sia e cosa non sia razzista e non viene dato un metro di giudizio oggettivo. Se io penso che la gestione dell’immigrazione degli ultimi decenni sia stata sbagliata, voglio avere il diritto di dirlo”.

Il collega di Forza Italia Antonio Agazzi, ha dichiarato che nonostante “sposi quanto detto dalla Carfagna in seguito all’astensione in Parlamento da parte del mio partito sul voto della Commissione Segre, fatico a votare questo documento. Ritengo che l’aggiunta di ‘anticomunismo’ sia doverosa”.

Per il capogruppo Dem Jacopo Bassi “la politica deve contenere e limitare i fenomeni del razzismo. Questi dispositivi aiutano a creare una cultura di tolleranza e liberale. Non è solo un atto simbolico. Aiuta a creare una società più libera”.

Buona l’idea, ma “documento troppo ampio” per il consigliere Coti Zelati. “Dobbiamo tenere presente che l’obiettivo più sensato è arrivare a una posizione condivisa su un tema che va in una direzione di maggiore tolleranza, in generale”.

“Sono stanco. Dovremmo essere qui a parlare della città e dei suoi problemi. Invece troppo spesso siamo qui a parlare di aria fritta, della quale a nessuno interessa. Ai cremaschi non arriva nulla di questo”. Pesante la critica del consigliere pentastellato Manuel Draghetti. Sugli emendamenti ha chiesto di “andare incontro a richiesta di buonsenso, accettandoli”.

La sospensiva dei capigruppo, richiesta da Coti Zelati (e inizialmente respinta dal gruppo Pd) ha permesso di trovare la quadra e di approvare il punto all’odg all’unanimità.

AmBel

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