Nuove elezioni presidente provincia, presentato da Bertoni ricorso al Tar
E’ stato depositato oggi, martedì 5 novembre, il ricorso al Tar di Brescia presentato dalla Lega nella persona di Rosolino Bertoni, consigliere provinciale e candidato presidente alle ultime elezioni contro Mirko Signoroni, con cui si chiede l’annullamento della deliberazione del vice presidente della Provincia di Cremona con cui vengono convocate nuove elezioni del consiglio provinciale in data 23 novembre.
Tutto era iniziato dalla dichiarazione, fatta dall’allora segretario generale in carica dell’amministrazione provinciale, Maria Rita Nanni, sulla presunta ineleggibilità di Signoroni, in quanto ricopriva anche il ruolo di vice presidente Ato al momento delle elezioni. “Il presidente Signoroni non riscontrava in alcun modo la richista di spiegazioni” si legge nel ricorso, dove si evidenzia come nel frattempo era intervenuta “la disdetta della convenzione in atto con la Provincia di Lodi che vedeva la medesima dottoressa Nanni nel ruolo di segretario generale”.
Non è tutto: sempre secondo il ricorrente, il consiglio provinciale per la verifica dei requsiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità con la carica assunta “non fu mai convocato”. Tanto che il vice segretatrio Bonvini aveva inviato “comunicazione di sospensione in autotutela delle attività” del consiglio provinciale. Tuttavia, si legge nel ricorso, “Signoroni procedeva a nuove deliberazioni senza mai consentire la verifica delle proprie condizioni di eleggibilità e compatibilità alla carica”. Tra queste anche la nomina del vice presidente della Provincia, nella persona di Rosolino Azzali. Erano quindi scattate le dimissioni del presidente. Ciò che contesta dunque la compagine leghista è che invece delle nuove elezioni avrebbe dovuto essere riconosciuto come nuovo presidente il candidato avversario, Bertoni, che “non si trova in condizioni di ineleggibilità e pertanto doveva legittimamente essere proclamato eletto”.
La convocazione delle nuove elezioni è stata, per la Lega, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tanto più che risulta ancora pendente un ricorso presentato dalla leghista Simona Sommi sulla questione riguardante l’ineleggibilità, che verrà discussa in un’udienza il 12 dicembre prossimo. Ricorso che, se venisse accolto, “porrebbe nel nulla ogni attività svolta in elusione delle norme elettorali”.
Si chiede dunque, conclude il documento, “in via preliminare provvedere con decreto presidenziale alla sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti impugnati” e di “annullare i provvedimenti impugnati e gli atti e provvedimenti pregressi relativi all’indizione delle elezioni del preidente della Provincia di Cremona, fissate per il 23 novembre”.
lb