Polemica su piazza Garibaldi, Bergamaschi: 'Totale assenza di barriere architettoniche'
“Spiace molto per la modalità con la quale informazioni condivise internamente al Comitato, con spirito costruttivo e di confronto, siano state riportate alla stampa”. E’ il commento amareggiato dell’assessore ai Lavori Pubblici di Crema, Fabio Bergamaschi, in seguito alla polemica a mezzo stampa del comitato ZeroBarriere.
E’ stato infatti diffuso il verbale della riunione del Comitato, nel quale l’architetto De Salvatore riportava alcune criticità evidenziate dai membri. Tra queste la mancanza di poter fruire appieno della nuova piazza da parte di chi si sposta su sedia a rotelle, a causa delle vibrazioni date dai sanpietrini.
Non si è fatta attendere troppo la replica da parte dell’amministrazione che spiega come i lavori siano stati eseguiti secondo i criteri storici, materici, di sicurezza e di abbattimento delle barriere architettoniche. Effettivamente, lo stesso report dell’architetto Armando De Salvatore, incaricato dall’Amministrazione di seguire il PEBA del Comune di Crema, parla di “assenza di barriere”.
“Per questa ragione è arduo comprendere il giudizio riportato sui giornali di opera che avrebbe ‘dimenticato i disabili’. Niente di più erroneo. Il tema, espresso da alcune persone con disabilità, è che i sanpietrini utilizzati – identici per dimensione a quelli di Via Porzi, più grandi e assai più lisci e livellati di quelli presenti in via Mazzini e nel centro storico – provocherebbero delle vibrazioni fastidiose in taluni specifici casi qualora si decidesse di zigzagare nella piazza. Va ricordato però che, superando anche le iniziali perplessità della Sovrintendenza, è stato deciso di realizzare un marciapiede liscio e molto comodo, di pietra Luserna, lungo tutto il contorno della piazza che può essere utilizzato in qualunque condizione di partenza”.
Gli uffici tecnici stanno inoltre già valutando i materiali degli inserti tattili per ipovedenti in tutti gli accessi ciclopedonali della piazza. A dimostrazione di come non difetti in alcun modo l’impegno e la sensibilità verso tutte le disabilità, sempre considerando la sintesi tra le esigenze di tutti e la costruzione coerente dal punto di vista paesaggistico.
“Evidentemente tra i destinatari dei verbali ci sono persone interessate ad utilizzare note interne come strumento di lotta politica, forse più ancora che alla causa stessa del Comitato. Personalmente poco importa. Ciò che conta è ribadire come la nuova piazza non presenti alcuna barriera architettonica, come anche attestato dal tecnico incaricato del PEBA. Anzi, quelle preesistenti sono state abbattute, anche vincendo alcune indicazioni della Soprintendenza, che preferiva i sanpietrini fino a ridosso degli edifici, mentre si è insistito per creare marciapiedi a raso in un materiale lapideo più favorevole alla percorribilità delle carrozzine. D’altronde il sanpietrino, peraltro legato con resina per garantire maggiore stabilità nel tempo, non può certo essere qualificato come barriera. Se la critica è su questo aspetto, mi sento sereno nel poter garantire che la nuova piazza, oltre che bella, sia pienamente accessibile”.