Cronaca

'Codice rosso': nuove tutele per le vittime di violenza. In un anno sul territorio 300 casi

Il procuratore Pellicano

Un canale prioritario per contrastare i reati di maltrattamenti, violenza sessuale, stalking e lesioni commesse in contesti familiari o nell’ambito di relazioni di convivenza. Si chiama ‘codice rosso’, ed è la nuova legge entrata in vigore lo scorso 8 agosto. Una delle novità introdotte è il ‘fattore tempo’: prevede, cioè, a fronte di notizie di reato sui delitti di violenza domestica e di genere, che la polizia giudiziaria, acquisita la notizia di reato, riferisca immediatamente al pubblico ministero, anche in forma orale. Alla comunicazione orale seguirà senza ritardo quella scritta. Il pubblico ministero, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, assumerà informazioni dalla persona offesa o da chi ha denunciato i fatti di reato e nel caso scatteranno le indagini di polizia giudiziaria. Un fenomeno preoccupante, quello della violenza contro le donne. A parlare sono i dati, in costante aumento. A Cremona e provincia, tra il 15 settembre dell’anno scorso e lo stesso periodo di quest’anno, i procedimenti noti da ‘codice rosso’ sono stati circa 300, costituiti per la maggior parte da maltrattamenti e stalking. I casi di maltrattamento sono stati 154, quelli di stalking 61, mentre le violenze sessuali, consumate per lo più in ambienti familiari, sono state 38. Nella lotta ai reati di genere, la procura di Cremona è risultata all’avanguardia ancor prima dell’introduzione della nuova legge. Già dall’anno scorso, infatti, il procuratore Roberto Pellicano, nella riorganizzazione degli uffici, aveva riservato l’impiego di molta forza lavoro proprio a questi tipi di reati, con l’impiego di quattro pm su sette ad occuparsi delle cosiddette ‘fasce deboli’. Ora, con l’introduzione del ‘codice rosso’, si potrà fare ancora meglio: “La mia volontà”, ha commentato il procuratore, “è quella di dare piena attuazione a questa normativa con la finalità di instaurare un regime di massima urgenza e attenzione da parte dell’autorità giudiziaria, cosa che tra l’altro noi già stavamo facendo”. Il procuratore ha anche fatto sapere che una delle novità introdotte sarà quella di istituire un registro interno contenente tutti i casi e le note in cui saranno indicate presenza e durata di eventuali misure cautelari, provvedimenti di allontanamento dalla casa famiglia e divieti di avvicinamento”. Uno screening completo che avrà l’obiettivo di arrivare al più presto ad una posizione da parte del pm, anche al di sotto della classica durata delle indagini, solitamente definite entro i sei mesi.

Sara Pizzorni

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