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RinasciMenti: dal 28 giugno in sala Agello, la mostra sulla Calabria che (r)esiste

Presentata questo pomeriggio la mostra fotografica ‘ non ci avete fatto niente’, storie di una Calabria che (r)esiste , che dal 28 giugno al 7 luglio, potrà essere visitata dai cremaschi in sala Agello, con la possibilità di visite guidate su prenotazione, scrivendo all’indirizzo rinascimenti@gmail.com.  Le immagini, i disegni e i pannelli in mostra, saranno l’occasione per i giovani dell’associazione Rinascimenti, per presentare alla città il report fotografico e di esperienze, sul viaggio dello scorso anno in Calabria, sulla via della legalità. Un viaggio che ha coinvolto undici ragazzi tra i 25 e i 30 anni, che assieme al giornalista Alex Corlazzoli hanno girato da costa a costa la regione, tristemente famosa per la presenza di una delle organizzazioni malavitose più potenti sul territorio nazionale e con ramificazioni in tutto il mondo.
 
Inaugurazione con De Masi. La mostra, organizzata da Rinascimenti è inserita nell’ambito delle iniziative per i ‘57 giorni – strade di legalità’ della Consulta dei Giovani di Crema, con il patrocinio del comune, rappresentato in sede di presentazione, dal vice sindaco Michele Gennuso e dall’assessore alla cultura Emanuela Nichetti. La mostra sarà inaugurata venerdì 28 giugno alle 21, presso la sala Pietro da Cemmo, alla presenza di un ospite d’eccezione: l’imprenditore Nino De Masi, che da anni vive la sua quotidianità affiancato dalla scorta, a causa della sua opposizione al sistema mafioso.
Il viaggio. Una settimana intensa quella vissuta un anno fa dai ragazzi di Rinascimenti, che dall’arrivo a Lamezia Terme hanno percorso le strade interne della regione, toccando località simbolo della presenza della ’ndrangheta, come san Luca o altri centri della locride, le storie dei migranti tra integrazione e sfruttamento, come a Riace e a san Ferdinando. Momenti intensi di confronto, con testimonianze dirette: dall’imprenditore De Masi, alla famiglia Vinci a Limbadi, nel vibonese, da suor Carolina Iavazzo, già collaboratrice di don Pino Puglisi a Palermo, ai giornalisti Michele Albanese e Lucio Musolino, senza dimenticare l’accoglienza ricevuta dall’allora sindaco di Riace, Mimmo Lucano.
Il focus. Mafia, povertà, periferie, immigrazione: temi centrali nell’azione di Rinascimenti che, come ha ricordato il vice sindaco Gennuso, da qualche anno portano i giovani cremaschi in giro per l’Italia. Infatti, il viaggio in Calabria, è stato preceduto nel 2016 da quello in Sicilia e nel 2017 nella terra dei fuochi in Campania: “È giusto condividere con la città le vostre esperienze, anche con momenti di riflessione come quello che ci sarà questo venerdì e quello del 28, perché – ha concluso Gennuso, riprendendo il titolo del noto film – la mafia uccide solo d’estate”. Per l’assessore Nichetti, una vicinanza la sua, che va oltre l’incarico amministrativo ricoperto: “Sono una calabrese d’adozione, conosco bene quel territorio ed è bello il racconto che proponete con i vostri occhi”.
Le storie. In chiusura, il presidente di Rinascimenti, Giorgio Cardile lanciando l’ hashtag ‘nonciavetefattoniente’, ha ricordato come il territorio calabrese, che li ha visti protagonisti lo scorso anno, presenta al suo interno quegli anticorpi, rappresentati dalle persone che in prima linea contrastano il fenomeno criminale, le cui storie meritano di essere raccontate: storie di coraggio, dolore, speranza e ribellione. Tra gli eventi collaterali alla mostra, l’incontro con il giornalista de Il Fatto QuotidianoLucio Musolino, che si terrà sabato 13 luglio alle 21 in sala Agello.
Ilario Grazioso

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