Camere Penali: premi per Galilei, Munari e Sraffa
Giunta al termine l’edizione 2019 del concorso riservato alle scuole secondarie di secondo grado, promosso dalla sezione di Cremona e Crema “Sandro Bocchi” della Camera Penale Distrettuale della Lombardia Orientale. Il tema affrontato quest’anno è stato quello del processo mediatico, tra diritto di cronaca, difesa e riservatezza, che nei mesi scorsi ha impegnato gli studenti delle scuole superiori nella produzione di diversi elaborati. Alla cerimonia di premiazione svoltasi presso l’aula udienze del Palazzo di Giustizia di Cremona, hanno partecipato il presidente della Camera penale Alessio Romanelli, il presidente del Tribunale Anna Di Martino, il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Pellicano, la presidente dell’ordine degli avvocati di Cremona Marzia Soldani e, ovviamente, oltre ai vari insegnanti referenti per ogni scuola, gli avvocati cremaschi Maria Luisa Crotti e Micol Parati, le quali in precedenza avevano introdotto il concorso nelle varie scuole.
La soddisfazione del Munari. Come negli anni passati, gli studenti cremaschi si sono particolarmente distinti, ricevendo i complimenti degli organizzatori e quelli dei rispettivi docenti.
Per il liceo Munari di Crema, Andreasi Francesca Golfrè e Gabriele Fortini, studenti dell’indirizzo economico hanno vinto la borsa di studio, comunica il dirigente scolastico Pierluigi Tadi, sottolineando con orgoglio, la specificità del suo istituto che si distingue quale scuola che pone al centro della didattica trasversale la cultura della legalità, una vocazione sottolineata anche nel corso della giornata di premiazione dalla presidente del tribunale; a seguire i giovani del Munari i docenti Sangiovanni, Manenti e Foppa.
L’elenco dei vincitori cremaschi si completa con i premi per Linda Stombelli, Lucrezia Maggi ed Elisa Siesa, del Galilei.
Menzione per lo Sraffa. Per lo Sraffa, menzione speciale per Maribel Panzetti della classe quinta indirizzo tecnico turistico che, pur non avendo vinto una delle borse di studio in palio, ha visto riconosciuto meritevole il suo lavoro “per la sensibilità mostrata rielaborando il tema ponendosi dal punto di vista di chi vive sulla propria pelle il mostro del processo mediatico. Nel suo elaborato – si legge nella menzione – la studentessa ha saputo tradurre in tutte le sue tinte il dramma del pregiudizio e dell’errore giudiziario”. Soddisfazione è stata espressa dalle docenti di discipline giuridiche dello Sraffa, Maria Luisa Ruini e Rosalia Del Giudice, per il riconoscimento ottenuto dall’allieva e per il valore di un iniziativa che ben si inserisce in tutte quelle attività promosse dall’Istituto, volte a promuovere la cultura della legalità e del rispetto delle regole.