Scuole

Sraffa: i progetti Pon ‘Una scuola per tutti’ della sede Marazzi

Una scuola per tutti è il contenitore all’interno del quale l’istituto Sraffa, in particolare la sede associata Marazzi ha proposto una serie di progetti Pon (acronimo di Programma Operativo Nazionale del ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che utilizza fondi comunitari), curati dal docente referente Antonino Campisi, che quest’anno hanno coinvolto circa 150 studenti. L’obiettivo è stato quello di rafforzare le competenze di base degli studenti, allo scopo di compensare svantaggi culturali, economici e di contesto sociale, garantendone il riequilibrio territoriale e riducendo il fenomeno della dispersione scolastica.

I moduli. Sei i moduli complessivi di questo progetto Pon, tre dei quali afferenti all’area delle discipline letterarie, con particolare attenzione agli studenti stranieri e i restanti tre, riconducibili all’area della matematica, inglese e scienze. Diversi i docenti che hanno collaborato: Cosimo Barletta, Luciano Bertoglio, Angela Bortolotti, Stefania Ercoli, Laura Ferrigno, Maria Silvia Maltese, Paola Mirelli, Ettore Murfuni, Mara Serina. Quanto ai moduli programmati: Dalle scienze alla tecnologia, per l’apprendimento dei fenomeni fisici tramite l’esperienza e l’utilizzo di schede elettroniche di protoripazione (Arduino e Raspaberry). Play the life, per il potenziamento della lingua inglese, Gioco con la matematica, per la matematica, Cultura e saporimodulo di italiano per stranieri, attraverso confronto, lo scambio e la preparazione di ricette provenienti da culture e paesi diversi, al fine di promuovere la creazione di opportunità di relazione e scambio interdisciplinare. Ed infine, Mettiamo in scena l’italiano e impariamo l’italiano a spasso per la città, che hanno consentito un approfondimento della storia di questo territorio attraverso esperienze dirette nei luoghi e nelle istituzioni.

Culture diverse. “Sono stati tanti gli argomenti trattati nel modulo Cultura e sapori che ho curato, comprendendo anche indicazioni per una corretta educazione alimentare – sottolinea Cosimo Barletta – per un numeroso gruppo di studenti partecipanti, composto in maggioranza da stranieri, provenienti da diversi paesi asiatici, africani e dell’America latina”. Soddisfazione manifestata dai docenti partecipanti e dalla dirigente Roberta Di Paolantonio, anche perché grazie a queste iniziative, oltre agli aspetti legati alla socializzazione, alla crescita personale e al confronto tra le differenti culture, i ragazzi sono riusciti a produrre un piccolo ricettario, utilizzando le traduzioni nelle lingue di origine, prendendo spunto dal cibo per migliorare la comunicazione tra di loro.

I prodotti realizzati. Dispositivi elettronici e piccoli robot per i laboratori della scuola, questo ciò che i ragazzi guidati dai loro insegnanti sono riusciti a realizzare, aggiunge il referente dei progetti Pon, Antonino Campisi. Per il prossimo anno, scuola già al lavoro per avviare la progettazione e definire la parte amministrativa di altre iniziative, volte ad affrontare il tema della dispersione scolastica e quello dell’alternanza scuola-lavoro.

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