'Strade di legalità', inaugurata la seconda edizione del progetto di Consulta Giovani
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“‘E’ finito tutto’, sono le parole che il magistrato Antonino Caponnetto pronunciò poco dopo la strage di via D’Amelio. Parole strazianti. Ma in realtà non era finito niente. I valori di Falcone e Borsellino hanno camminato, dalla Sicilia in tutta Italia, fino a Crema. E dopo 27 anni siamo qui a onorare la memoria di chi si è battuto ed è caduto per combattere la mafia”.
Il presidente della Consulta dei Giovani Giorgio Cardile ha aperto così la seconda edizione di “57 giorni, strade di legalità”, la cui inaugurazione si è svolta nella serata di giovedì 24 maggio, proprio davanti all’ulivo che adorna la piazza dedicata ai due giudici, morti a 57 giorni di distanza nel 1992.
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“Borsellino, nel suo ultimo intervento pubblico, ha dichiarato che non basta la repressione. La mafia si combatte anche con la cultura della legalità. Noi siamo quel movimento culturale, ne facciamo parte e proseguiremo su questa strada”.
Prima del momento musicale, che ha visto protagonisti i giovani dell’orchestra CreMaggiore alle prese con un repertorio commovente (da Einaudi a Piovani), ha preso parola il sindaco Stefania Bonaldi. “E’ importante che siano i ragazzi a richiamare la nostra attenzione su questo tema e, specialmente, sui comportamenti virtuosi di questi eroi. La legalità – ha proseguito il primo cittadino – non è solo rispetto della Legge, ma una condizione dell’animo umano, uno stile in cio che è opportuno, un modo di essere e concepirsi. Fare ciò che è eticamente è giusto a partire dai comportamenti individuali. E’ un dono per la città avere una Consulta che sollecita alle passioni civili, al sentirsi parte. E’ un bel segno di speranza e ottimismo per il futuro. Grazie”.
Presenti alla serata alcuni membri della Giunta e diversi consiglieri comunali.
Ambra Bellandi