Cronaca

Scritte contro don Lorenzo Davanti al giudice uno dei presunti 'haters' del parroco

Per più di un anno era stato bersagliato di insulti e offese. Contro di lui, scritte, vandalismi e oltraggi ripetuti nel tempo. Fino a quando i presunti responsabili erano stati identificati. Per uno di loro oggi si è celebrato il processo che lo vede accusato di imbrattamento e diffamazione. Vittima è don Lorenzo Roncali, 48 anni, di Lodi, parroco di San Bernardino e Vergonzana, che nell’ottobre del 2018, non potendone più, aveva presentato un esposto in Commissariato. “Un estremo rimedio, con profondo rammarico, a una fiducia non corrisposta”, aveva spiegato lo stesso parroco durante un’omelia. ‘Don, te ne devi andare’, ‘Don, via’, ‘Don vattene’, seguito da un segno fallico, ‘The gost are back’ (scritto in modo errato ma tradotto ‘i fantasmi sono tornati’), ‘If you don’t go’ (‘Se non te ne vai’), ‘The gost will came back’ (‘I fantasmi torneranno’), erano alcune delle scritte trovate sul sagrato della chiesa parrocchiale e sui muretti dell’oratorio di San Bernardino e del cimitero.”Viste le scritte che mi invitavano a lasciare la parrocchia”, ha detto oggi in aula don Lorenzo, “ho fatto un esposto contro ignoti. Si trattava di scritte fatte con le bombolette spray, alcune delle quali con vicino forme falliche, per esempio sul piazzale della chiesa. Alcune di queste scritte, tra l’altro, ci sono ancora”. A suo tempo il parroco aveva lanciato numerosi appelli ai responsabili di farsi avanti. Alla fine il don aveva ricevuto solo una lettera di scuse da parte di Alessandro, 26 anni, attualmente sottoposto, insieme ad un altro ragazzo, all’istituto della ‘messa alla prova’, il percorso di riabilitazione che se concluso con esito positivo permetterà di estinguere il reato. La polizia, al termine delle indagini su quanto accaduto a don Lorenzo, aveva identificato come presunti responsabili alcuni giovani tra i 16 e i 24 anni. Tra loro c’è anche Ivan, 24 anni, che a processo è difeso dall’avvocato Paolo Carletti. “Non c’è alcuna prova”, ha sostenuto il legale, “il mio cliente è stato accusato solo sulla base di passaparola”. La sentenza sarà pronunciata il prossimo 17 ottobre.

Sara Pizzorni

 

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