Lettere

'Per Crema2020 sindaco
e assessore hanno la
responsabilità politica'

da Fratelli d'Italia - circolo di Crema

A volerli vedere, i segnali c’erano tutti. Non è una frase originale, ma calza a pennello. Sorvoliamo sulla aggiudicazione che tra sedute, verbali, richieste di integrazione, giustificazione dei prezzi ecc. è stata di certo corposa e con esito, diciamo, non brillante, visto gli esiti. Ma quel che è successo dopo ha dell’incredibile. Il cantiere viene consegnato alla GEO CANTIERI il 16 ottobre 2017. Il giorno dopo vengono liquidati quasi 190.000 euro (anticipazione). E fin qui nulla di strano, a parte la rapidità nel liquidare. Peccato che nei tre mesi successivi, dei lavori nemmeno l’ombra. E cosa ancora più strana, la prima diffida ufficiale viene fatta il 22 gennaio 2018. Non è dato sapere altro. Di certo già questo ritardo era un segnale forte. Il primo, probabilmente già sufficiente per rescindere il contratto. Il secondo, forse più forte, è la fattura presentata il 22 marzo 2018. Respinta perché non legata ai lavori fatti. Qui le orecchie avrebbero dovuto scattare in piedi all’istante, Invece no. Ne arrivano altre due, il 14 aprile 2018 ed il 22 giugno 2018. Respinte entrambe. Almeno quello. Poi finalmente il 26 giugno 2018 viene predisposto il primo SAL (Stato Avanzamento Lavori). Liquidazione fattura corrispondente ultrarapida (27 giugno 2018). Se ancora non basta, il 28 giugno viene emessa un’altra fattura, respinta. Poi più nulla. Arriviamo alla fine di marzo 2019 e ci si decide non di rescindere il contratto, ma a diffidare comunicando l’intenzione di procedere con la rescissione in danno del contratto. Pare poi che la decisione venga presa non su iniziativa della Stazione Appaltante (Comune di Crema), ma come contromisura alla richiesta della ditta. Cioè, è la GEO CANTIERI a dire al Comune: “voglio andarmene”. E il Comune risponde: “no, sono io che ti caccio”. Sembra una telenovela, ma non lo è. Resta il fatto che il contratto si poteva rescindere almeno un anno prima perché i segnali di come sarebbero andate le cose c’erano tutti, ma proprio tutti. Bastava vederli. O meglio, bastava volerli vedere. Non sappiamo chi non li abbia voluti vedere. Sappiamo che Sindaco e Assessore hanno la responsabilità politica. E la città ha perso tempo e soldi. Che riflettano bene. Che la loro “superiore saccenza” venga messa da parte. È triste rivangare, ma l’avevamo detto. E questa “superiore saccenza” la vediamo anche in altre situazioni, in primis con Piazza Garibaldi. Con gli stessi soldi si potrebbe ottenere molto di più. A tutti i cittadini un doppio impegno. Pagare i guai, ricordandoseli però alle elezioni.

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