Cronaca

Bus a fuoco, Lega: 'In galera' M5S: 'Rosa Camuna ad agenti' De Corato: flash mob a Crema

Iniziano ad arrivare le prime reazioni dopo il fatto del bus incendiato sulla Paullese che ha coinvolto una scolaresca cremasca. In particolare, è la Lega a commentare l’episodio, a partire dal vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha pubblicato un post su Facebook dicendo di “volerci vedere chiaro”. Ma anche i parlamentari del nostro territorio in quota Carroccio hanno espresso la propria posizione, a cominciare dal Senatore Simone Bossi: “Ho appreso con sconcerto e sgomento la notizia del fatto avvenuto questa mattina sulla strada provinciale Paullese, dove un cittadino di origine senegalese con precedenti penali ha sequestrato un bus che aveva a bordo alunni della scuola media Vailati di Crema e ha dato fuoco al mezzo, come riportano gli organi di informazione, per ‘vendicare i morti in mare’. Questo episodio è grave e inquietante: si è sfiorata la tragedia, per fortuna i soccorsi e le forze dell’ordine sono intervenute in maniera tempestiva e non ci sono state vittime. Ferma condanna, senza se e senza ma, verso un gesto ingiustificabile e inaccettabile: la giustizia faccia il suo corso, chi fa cose del genere deve stare in galera”.

La collega alla Camera, l’Onorevole Claudia Gobbato, ha invece diramato una nota congiunta con Rebecca Frassini, anche Commissario Provinciale di Crema: “Un grazie sincero alle Forze dell’Ordine per aver agito prontamente ed evitato che potesse consumarsi una tragedia. Esprimiamo la nostra totale solidarietà e vicinanza alle famiglie, agli alunni e agli insegnanti che hanno vissuto momenti di angoscia”. “Quanto accaduto – hanno detto ancora – è gravissimo e se non è successa una tragedia è solo grazie alla professionalità dei nostri agenti. Una cosa del genere non può accadere, siamo parlando di una persona con precedenti penali pesantissimi come guida in stato di ebrezza e violenza sessuale. È impensabile che una persona così possa avere la responsabilità di accompagnare dei ragazzi con un pullman”. Le due parlamentari, infine, hanno concluso: “L’episodio testimonia quanto sia importante proseguire nel lavoro egregio del Ministro dell’Interno nel contrasto all’illegalità e atto ad aumentare la sicurezza degli italiani. Ci chiediamo cosa pensi adesso la sinistra buonista che continua a criticare il Ministro Salvini e la sua dura e concreta azione contro la criminalità”.

Marco Degli Angeli, consigliere regionale cremasco del Movimento 5 Stelle, pone l’accento sull’operato delle Forze dell’Ordine: “Sul caso dell’autobus incendiato chiediamo alla Magistratura di agire rapidamente per fare totale chiarezza su quanto accaduto. Stando alle prime informazioni che sono filtrate sarebbe stata una gazzella dei carabinieri a fermare il mezzo e a salvare decine di ragazzi dalle fiamme. Sin da ora il M5S propone di offrire il Premio Rosa Camuna di Regione Lombardia agli agenti che hanno evitato quella che poteva essere una strage di proporzioni immani. Chiederemo anche a Regione Lombardia di fare quanto in suo potere per garantire la sicurezza di chi usa i mezzi pubblici anche nell’ottica della prevenzione di situazioni di grave emergenza”.

Riccardo De Corato, Assessore regionale a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, ha annunciato che domani, giovedì 21 marzo,  sarà in piazza Duomo a Crema alle 16.00 per un flash per “dire no a questo modello di integrazione” (e alle 18.00 sulla Paullese sul luogo dell’incendio, ndr) e attacca direttamente il sindaco di Crema Stefania Bonaldi invocando la revoca della cittadinanza in casi analoghi a quello di oggi: ““Dobbiamo sicuramente ringraziare la prontezza delle insegnanti e la buona sorte, se oggi non dobbiamo piangere oltre 20 vittime innocenti. Mentre il sindaco di Crema apre le braccia agli asilanti extracomunitari nordafricani fornendogli i documenti, un folle senegalese pregiudicato naturalizzato italiano al grido di, secondo quanto riportato dalla cronaca, ‘basta le morti nel mediterraneo’ questa mattina ha sequestrato, sempre a Crema, un autobus con a bordo numerosi studenti ed ha tentato all’altezza di San Donato, dove poi è stato fermato dai carabinieri, di dargli fuoco”. “Adesso – conclude De Corato – è necessario anche che gli inquirenti facciano chiarezza sul perché l’azienda di trasporti abbia permesso a un delinquente simile, Ousseynou Sy, con alle spalle reati come violenza sessuale e guida in stato di ebrezza, di guidare un autobus con a bordo, per di più, dei ragazzini. Inoltre, viene spontaneo domandarsi anche come sia possibile che un pregiudicato per tali reati si sia vista concessa la cittadinanza. Forse sarebbe ora di prevedere anche una misura che tolga la cittadinanza a chi, dopo averla ottenuta, dimostri di non meritarsela. Quanto accaduto oggi deve da subito accendere una spia di allarme e conseguentemente far scattare i controlli in tutte le aziende di trasporto pubblico e privato per capire se esistano altri folli che in nome dell’immigrazione sono pronti a dar fuoco ad altri studenti o a commettere azioni ancora più eclatanti”.

Ancora sul fronte Lega, anche il consigliere regionale Federico Lena è intervenuto sull’accaduto: “L’episodio del senegalese, per di più con precedenti penali, che a San Donato Milanese ha dato fuoco all’autobus che stava guidando per protestare contro i morti in mare dovrebbe farci riflettere sulle ‘risorse’ che certa Sinistra ci porta in casa”. “L’aspetto allucinante – conclude Lena – è che sino ad un momento prima sull’autobus c’erano 51 ragazzini cremaschi, studenti delle medie in gita, fortunatamente fatti scendere. E’ spaventoso appurare che il piromane non è, come detto inizialmente, un esaltato che aveva fermato il bus, ma l’autista stesso del pullman. E’ questo il modello di integrazione di cui va parlando la Sinistra? Forse sarebbe l’ora che qualche ‘anima bella’ radical-chic la smetta di scendere in piazza per protestare a vanvera contro chi vuole rimpatri e porti chiusi e si interroghi su talune bombe ad orologeria, che spero esser casi rari, che ci ha portato in casa”.

Franco Lucente, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha invece assistito alla scena come racconta in un post Facebook: “Ero presente personalmente sulla Sp415, a pochi metri dall’incendio al bus pieno di studenti delle scuole medie. Ho visto i ragazzini abbracciarsi tra di loro e piangere, ho visto le fiamme alte e il fumo denso. Era uno scenario apocalittico e l’unico sollievo è che gli studenti siano tutti sani e salvi. Certo, adesso dovranno fare i conti con lo shock e i contraccolpi psicologici. Resta una domanda scomoda, ma che dobbiamo farci: perché un uomo con precedenti per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale era alla guida di un bus? Mette i brividi solo a pensarci”.

Un pensiero arriva anche dall’europarlamentare e commissario provinciale di Forza Italia Massimiliano Salini: “Mentre mi trovo a Bruxelles per i lavori del Parlamento europeo, rimango esterrefatto dalle notizie su quanto successo nella mia Crema, con poveri ragazzini innocenti, dell’età dei miei figli, sequestrati e terrorizzati. Sono senza parole: mi sento di fare solo le congratulazioni ai Carabinieri che sono intervenuti prontamente e hanno evitato il peggio, e mandare un pensiero di vicinanza alle famiglie che hanno vissuto momenti terribili”.

In serata arriva anche il commento del consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni, dopo che nel pomeriggio si era recato proprio a San Donato, attraverso una nota congiunta con il capogruppo in Consiglio Regionale Fabio Pizzul: “Questa brutta vicenda si è conclusa bene grazie al coraggio delle insegnanti, degli studenti stessi e all’operato immediato e professionale delle forze dell’ordine a cui va il ringraziamento di tutti. Tempestivo e generoso è stato anche l’intervento del sindaco di Crema Stefania Bonaldi, che si è subito recata sul posto ed è stata a fianco delle famiglie, e di San Donato Milanese, Andrea Checchi, che ha messo a disposizione dei ragazzi coinvolti i locali di una scuola e ha attivato tutta la necessaria assistenza sanitaria e logistica per coadiuvare le forze dell’ordine. Ora, però, occorre capire come sia possibile che non ci sia trasferimento di informazioni alle aziende di trasporto relative a reati o problemi di carattere giudiziario a carico dei loro lavoratori. Le aziende devono essere messe nelle condizioni di garantire la massima sicurezza nei servizi che erogano. Ora è importante, soprattutto per i ragazzi coinvolti nella vicenda, che si evitino inutili strumentalizzazioni e si mettano loro e le rispettive famiglie nelle migliori condizioni per superare il trauma subito. La sicurezza si garantisce con il lavoro di tutti e di certo non con polemiche che purtroppo stiamo ascoltando anche in queste ore”.

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