Cronaca

'La Sinistra' dice addio alla Bonaldi: 'Manca la fiducia politica. Mai coinvolti'

“La Sinistra”, ma non più “con Bonaldi sindaca”. Esce dalla maggioranza la lista civica che in Consiglio comunale fa riferimento a Emanuele Coti Zelati ed esprime l’assessorato all’Istruzione con Attilio Galmozzi.

Il motivo? E’ venuto a mancare il rapporto di fiducia (politica) sul quale si fondava il sostegno offerto all’attuale primo cittadino in campagna elettorale. Nel 2017, infatti, la sinistra più a sinistra del Pd si era divisa in ‘ex Sel’ convintamente con la Bonaldi e Rifondazione Comunista con la Aiello. Ma il tema di via Bacchetta, a quanto pare, è la punta di un iceberg troppo esteso per poter essere sciolto.

Durante l’ultima assise in Sala Ostaggi, Coti Zelati aveva dichiarato di aver ricevuto comunicazione del taglio degli alberi solo 24 ore prima che venisse annunciato alla stampa. Un comportamento volto a “tagliarci fuori. Non siamo stati minimamente coinvolti”, ha aggiunto Paolo Losco. E secondo quanto svela il consigliere non sarebbe la prima volta: “Molte cose ce le siamo fatte andare bene”. Dal mancato coinvolgimento sul progetto della riqualificazione di piazza Garibaldi a – tornando indietro nel tempo – la questione della sala del commiato: troppe le questioni che hanno portato al coordinamento politico della lista, quello decisivo che si è svolto lunedì sera, e alla fuoriuscita.

La lista assicura che “se su alcuni temi e proposte saremo d’accordo, voteremo certamente a favore. Ma avremo anche l’indipendenza e la libertà di poter dissentire su ciò che non ci vede pienamente convinti”. Coti Zelati valuterà dunque “di volta in volta il da farsi”. Il consigliere ha assicurato di aver già rimesso l’incarico di referente per le Case Popolari al sindaco, così come Galmozzi ha consegnato le proprie deleghe. Resta da vedere come la Bonaldi deciderà di muoversi in proposito. Anna Rozza ha comunque sottolineato che “il lavoro di Attilio è sempre stato ben svolto e apprezzato da tutti noi. Speriamo che il sindaco decida di mantenerlo tra le fila della Giunta”.

Ambra Bellandi

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