Raccolta coperte per l’unità di strada, Caritas: 'Cremaschi generosi'
Caritas Crema è grata nei confronti del comitato locale della Croce Rossa Italiana per la raccolta di coperte e sacchi a pelo – promossa in questi giorni nel territorio – da mettere a disposizione degli ospiti del dormitorio Rifugio San Martino, allestito dalla diocesi negli ex Artigianelli in via Civerchi, o di clochard e senza tetto.
“Il progetto – puntualizza Claudio Dagheti, vice direttore della Caritas diocesana – conferma la sensibilità e grande generosità dimostrata dai cremaschi anche in occasione della scorsa Santa Lucia, con la donazione di tantissimi giocattoli per far felici i bimbi di famiglie in difficoltà.”
Lo scorso anno le coperte raccolte dalla Cri sono andate in buona parte a integrare e implementare quelle già in dotazione al Rifugio – che ha 18 posti letto pressoché tutti occupati specie in questo periodo in cui le temperature notturne si son fatte particolarmente rigide – per consentire i ricambi all’alternarsi degli ospiti e le sostituzioni che via via si rendono necessarie per l’inevitabile usura.
Quest’anno le coperte e i sacchi a pelo verranno messi a disposizione soprattutto dell’unità di strada che sarà attivata nei prossimi giorni nell’ambito della co-progettazione che vedrà in collaborazione la Comunità Papa Giovanni XXIII, la Caritas diocesana e Consorzio sul Serio.”
“È innanzi tutto necessario verificare se, oltre a chi viene al dormitorio, in città ci sono altri clochard, a cui assicurare una prima assistenza anche attraverso una coperta per proteggersi dal freddo; ma soprattutto – evidenzia il vice direttore di Caritas Crema – capire le motivazioni per cui son venuti a trovarsi in stato di fragilità, per dare un eventuale aiuto più adeguato al bisogno.”
“Occorre dimensionare il problema alla reale situazione del territorio, che non è di emergenza”, sottolinea. “È sicuramente importante la solidarietà nei confronti degli ultimi, di chi è senza tetto ed è più fragile, ma gli interventi vanno sempre proporzionati ai bisogni reali.”
“Le azioni di solidarietà – puntualizza – dovrebbero essere costanti e non scaturire da spinte emotive del momento, in risposta a fatti contingenti, come ad esempio quello avvenuto la scorsa settimana a Trieste.”
Come l’attenzione agli ultimi di Caritas, Comunità Papa Giovanni XXIII e della stessa Cri è costante, l’auspicio di Dagheti è che anche per i cremaschi non sia sporadica, legata a episodi di ordine politico, che dovrebbero al più essere un’opportunità di riflessione. Nel ringraziare dunque il Comitato locale della Croce Rossa per l’iniziativa e la collaborazione, coglie l’occasione per ricordare che alla Casa della Carità di viale Europa è sempre in corso la raccolta di capi d’abbigliamento e mobili, da distribuire a persone o nuclei in difficoltà; mentre il prossimo 9 febbraio è programmata l’annuale Giornata nazionale di raccolta dei farmaci, organizzata dal Banco Farmaceutico, parte dei quali in ambito locale vengono destinati a Caritas Crema per gli ospiti della Casa d’accoglienza e di chi è nel bisogno.