Politica

Decreto Sicurezza, Bonaldi: 'Non escludo iniziative forti' Gobbato: 'Si dimetta'

“Crema non è un’isola e il dibattito intorno alla applicazione del Decreto Sicurezza è aperto e prende avvio pubblico attraverso questa interessante iniziativa della lista civica ‘La Sinistra’ e del capogruppo Emanuele Coti Zelati. Con relatori competenti e ‘sul pezzo’ che possano offrire un quadro approfondito della norma”. Il sindaco Stefania Bonaldi presenta così, con un post sulla propria pagina Facebook, la serata dell’8 gennaio (ore 20.45) in Sala Ricevimenti dal titolo ‘Decreto Sicurezza – Aspetti giuridici ed umani’. Oltre alla partecipazione del primo cittadino e alla moderazione di Coti Zelati, interverranno l’avvocato Maria Luisa Crotti (vicepresidente della Camera penale distrettuale della Lombardia orientale) e don Luca Favarin della Diocesi di Padova, impegnato in progetti di accoglienza e integrazione.  “Come sta succedendo in tutto lo stivale – ha aggiunto Bonaldi sempre su Facebook -, posso confermare che anche noi, in collegamento con ANCI ed altre Amministrazioni, stiamo operando tutti gli approfondimenti del caso perché non escludiamo iniziative, anche forti e significative, volte alla tutela dei diritti garantiti dalla Costituzione (e dai Trattati internazionali), laddove essi risultassero compromessi dalla applicazione del decreto”.

Una presa di posizione forte, che ha però suscitato la dura reazione dell’Onorevole Claudia Gabbato (Lega) che chiede le dimissioni di Bonaldi: “Dopo i sindaci di Palermo, Milano, Napoli, non poteva mancare il primo cittadino di Crema, Stefania Bonaldi che parla di ‘iniziative forti’ per non rispettare una Legge dello Stato. Penso che l’unico atto forte che possa fare sia dare subito le dimissioni in quanto è stata eletta per tutelare i suoi concittadini e non gli immigrati: così facendo tradisce il mandato avuto dai cremaschi”. La parlamentare cremasca, poi, aggiunge: “Ancora una volta la sinistra pensa prima agli immigrati, si preoccupa di ‘studiare come poter disubbidire al decreto’, come afferma la Bonaldi, e mai degli italiani, con l’unico risultato di riempire Crema e le nostre città di clandestini”. “Finalmente – prosegue la leghista – l’Italia ha un ministro vero che pensa prima alla nostra gente e che in pochi mesi di governo ha ridotto gli sbarchi di oltre l’80%”. Per anni il Pd, quando era al governo, è stato solamente asservito all’Europa e piegato ai poteri forti: il primo e unico loro sussulto di ribellione lo registriamo oggi, ma soltanto per tutelare gli altri e mai gli italiani”. Gabbato, infine, conclude: “Il Sindaco Bonaldi e i suoi colleghi risponderanno delle loro azioni davanti alla Legge e ai loro concittadini. Noi andiamo avanti con forza e determinazione per continuare a ridare orgoglio, dignità e sicurezza alla nostra gente, loro continuino pure a pensare agli stranieri e alle prossime elezioni verranno spazzati via dai cittadini perbene”.

In difesa di Bonaldi, però, interviene anche Matteo Piloni: “Un Parlamentare che chiede le dimissioni di un Sindaco deve avere buoni e solidi motivi. Se non li ha, e non li dimostra, è solo un Parlamentare in cerca d’autore. Ma dato il comunicato, il tono e il livore, l’autore potrebbe averlo anche già trovato. A questo punto le consiglierei di affidarsi a suggeritori più prudenti e responsabili, per evitare altre brutte figure in futuro”.

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