Commercio a Crema: male, secondo le associazioni, nonostante il saldo positivo
Troppi esercenti si sono spostati fuori dal centro storico, dove gli affitti sono meno cari. Asvicom ha pronto pacchetto di iniziative a sostegno degli imprenditori. L'assessore Gramignoli: 'Sono sempre vicino ai commercianti'
Saldo positivo, tra aperture e chiusure, per i negozi di Crema. Sono infatti 46 le nuove aperture nel 2018 (17 i subingressi), mentre 34 attività hanno definitivamente abbassato la claire.
Nonostante questo per le associazioni di categoria il commercio in città non è da considerarsi fuori dalla crisi. Secondo Berlino Tazza, presidente Asvicom, “i franchising stanno soppiantando lentamente, ma forse neppure troppo, i bei negozi che caratterizzavano l’offerta merceologica del nostro centro. Così non può andare avanti”. Asvicom, tramite il bando “Sto@” sta “sostenendo gli imprenditori che hanno voglia di insediarsi nei negozi sfitti. Ci sono poi quelli storici, che stanno ricevendo il riconoscimento da Regione Lombardia. E’ necessario partire da questi per rendere il centro storico ancora attrattivo”. Dall’associazione è in arrivo un pacchetto di iniziative a favore di queste realtà.
E se il delta tra aperture e chiusure dei negozi è positivo, altrettanto non è possibile dire di quello riferito ai pubblici esercizi (bar e ristoranti): 5 gli ingressi e 13 le cessate attività.
“Molti imprenditori si spostano fuori dal centro, dove gli affitti sono più bassi – ha commentato Aldo Pedrini, referente cremasco di Confcommercio – E’ stato uno degli anni peggiori, certo non solo a Crema”. Per quanto concerne le iniziative di shopping natalizio, Pedrini non risparmi una critica all’Amministrazione: “L’assessore Gramignoli ha eliminato i mercatini di Natale. Capisco che si voglia lasciare la piazza libera, ma si sarebbero potuti spostare, per esempio, ai giardini di Porta Serio. Credo che le associazioni non siano state sufficientemente interpellate sul programma natalizio”.
Un’ammonizione che Gramignoli rispedisce al mittente: “L’idea di portare ai giardini un villaggio di Natale arriva da una mia suggestione durante una riunione con le associazioni, ma che nessuno ha poi effettivamente concretizzato, proponendola. Inoltre – ha proseguito – vorrei ricordare la polemica che si è scatenata l’anno scorso tra i commercianti proprio a causa dei mercatini natalizi, della durata di 15 giorni”. L’assessore al Commercio assicura che gli esercenti, saputo che la piazza resterà ‘sgombra’ (a parte per le tradizionali bancarelle di Santa Lucia e i Mercatino sotto il Torrazzo, ndr), “sono rimasti entusiast. La mia strategia è quella di stare al loro fianco”.
Ambra Bellandi