Scrp: passaggio in Consiglio verso la società 'in house'
Prosegue il percorso della razionalizzazione delle partecipate. Ieri in Consiglio comunale il passaggio di Scrp che la porterà ad essere a tutti gli effetti una società in house, venendo assorbita dal proprio ramo informatico Consorzio.it, diventando una Spa.
Il sindaco Stefania Bonaldi ha rimarcato il grande ruolo che i Comuni avranno all’interno della società, che potranno esercitare anche attraverso il Comitato di indirizzo e controllo analogo. L’obiettivo è quello di rispondere ai criteri di contenimento dei costi di gestione, snellire le procedure e migliorare i servizi.
Il piano è stato dunque aggiornato con 18 voti favorevoli. Tra questi anche i ‘sì’ di Simone Beretta e Laura Zanibelli di Forza Italia e il Polo Civico. Beretta ha ammesso la bontà del percorso, sottolineando però come avrebbe avuto più senso trovare il modo di “gestire i servizi tutti insieme. I Comuni, uniti, avrebbero potuto creare appalti unici così da ricavarne un risparmio notevole”.
La Zanibelli ha invece ricordato all’assise il fatto che uno dei consulenti per il riordino delle partecipate per il sindaco fosse l’avvocato Luca Lanzalone, indagato per il caso dello stadio di Roma, attualmente agli arresti domiciliari. Ma il primo cittadino ha difeso l’operato del legale, circoscrivendo i fatti alla sola Capitale: “Su quanto fatto a Crema non c’è alcuna ombra”.
I due voti contrari sono in seno ai due consiglieri della Lega. Il capogruppo Andrea Agazzi si è detto dubbioso riguardo l’operazione Scrp: “Otto sindaci sono usciti. Forse, il percorso per arrivare alla società in house avrebbe dovuto essere volto a recuperare quelle che non credevano più nella partecipata”.
Ambra Bellandi