Cronaca

Pistola sotto il materasso: sono 11mila i cittadini armati in provincia di Cremona

Sono poco meno di 11mila le persone armate sul nostro territorio. Il dato ufficiale, in possesso della Questura di Cremona, riguarda naturalmente le armi da fuoco regolarmente denunciate da cittadini residenti in provincia di Cremona. Un numero notevole, ma in linea con il dato nazionale: secondo una stima del Sole24Ore, infatti, in Italia sono presenti intorno ai 7 milioni di armi da fuoco, 11.9 armi ogni 100 persone. Altro dato degno di nota, sempre secondo le stime del quotidiano, L’Italia registra 0.71 omicidi per arma da fuoco ogni 10mila abitanti, precedendo tutti i principali paesi europei.

Intanto dal 14 settembre è entrato in vigore il decreto legislativo 10 agosto 2018 n. 104, che contiene modifiche normative alla disciplina relativa al controllo dell’acquisizione e detenzione di armi. Con questa normativa, tutti i detentori di armi che non siano titolari di un porto d’armi in corso di validità, hanno l’obbligo di presentare, entro 12 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, un certificato medico attestante il possesso dei requisiti psicofisici soggettivi.

La mancata presentazione della certificazione sanitaria entro i termini previsti, potrà comportare la segnalazione al Prefetto di cremona del decreto di divieto detenzione armi. I certificati medici dovranno essere presentati presso l’ufficio armi della Questura di Cremona o del Commissariato di p. s di Crema per i residenti rispettivamente a Cremona o Crema, ovvero presso i comandi stazione carabinieri competenti per territorio, per i residenti nei comuni della Provincia.

Ma perché si detengono armi da fuoco? Secondo un sondaggio dell’’Eurobarometro, tra coloro che possiedono o usano armi da fuoco oltre un terzo (35%) ha indicato come motivo la caccia, mentre ragioni professionali (servizio nelle forze dell’ordine o nell’esercito) sono indicate da un terzo degli intervistati (29%). Quasi un quarto (23%) utilizza armi per la pratica sportiva.
Il caso Italiano differisce leggermente rispetto ai numeri degli stati membri nel loro complesso. Sono il 38% i cittadini che usano armi per motivi professionali, superando la media europea mentre una percentuale sul livello delle altre nazioni europee riguarda la difesa personale (8%).

Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...