Riordino scolastico, la Lega: 'Siamo alla prova dei fatti'
“Ora le scuse stanno a zero, o c’è la volontà di cambiare e guardare avanti oppure mi impegnerò personalmente a far conoscere, uno ad uno, nomi e cognomi di chi non vuole il bene del territorio cremasco” così commenta Andrea Agazzi, capogruppo della Lega in consiglio comunale ed estensore dell’interrogazione sugli “stati generali della scuola”, che ha di fatto sancito l’inizio di una lunga trattativa per arrivare a separare l’istituto Stanga, la notizia degli ultimi giorni.
Sul ruolo giocato dal Carroccio, il segretario di Crema non usa mezzi termini: “Come Lega possiamo contare su appena un consigliere su dodici, ma non abbiamo mai mollato la presa, ed ora siamo arrivati ad una fase cruciale, dove ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità di fronte a migliaia di studenti e docenti”.
“Quando si tratta di Territorio bisogna necessariamente andare oltre alle bandiere di partito e cercare di mettersi tutti a disposizione per il bene comune. Questo è quello che abbiamo fatto già a partire dall’estate ed ora siamo arrivati al momento in cui bisogna prendere una direzione e votarla.” Questa la considerazione del consigliere provinciale Virgilio Uberti che prosegue “Abbiamo depositato due proposte, l’una svincolata dall’altra, per dare modo ad ogni consigliere di potersi esprimere liberamente. La prima prevede la separazione dello Stanga e l’accorpamento della parte cremasca agli istituti Sraffa e Marazzi. La seconda invece riguarda il ripristino del LSU presso il Racchetti, mentre i Geometri verrebbero spostati con il Munari”.
Se per la prima proposta nel passato si è sempre andati incontro alle ormai note difficoltà, per la seconda si è dovuto registrare la contrarietà di associazioni di categoria e di alcuni dirigenti, ma Agazzi pare non scomporsi: “Insieme ad Uberti abbiamo avuto molti incontri in questi mesi con docenti, dirigenti e famiglie. Ovviamente qualcuno si è dimostrato aperto al dialogo e qualcuno meno, ma tutti gli attori in campo ci hanno riconosciuto il merito di aver sollevato il problema che ormai si trascina da diversi anni e onestamente ne vado molto fiero, nonostante io sia consapevole di essermi fatto anche dei nemici. Sono però sicuro che dopo il rinnovo del consiglio provinciale ci sarà l’occasione di mettere tutti intorno ad un tavolo e discutere apertamente e seriamente del futuro scolastico di Crema e del Cremasco, al netto di posizioni campanilistiche che secondo me non giovano a nessuno.”
Fondamentali saranno i passaggi da oggi fino al 31 Ottobre, giorno in cui scade l’attuale consiglio provinciale: “Ora che succede? Non dovete chiederlo a me. Noi abbiamo fatto tutto il possibile e continueremo a farlo fino al momento del voto, per arrivare al risultato che, se dovesse arrivare, sarebbe storico sia dal punto di vista del merito che dal punto di vista politico. Auspico anzitutto che il Presidente Viola, sgombrando così il campo da qualsiasi dubbio, convochi il consiglio provinciale quanto prima mettendo i nostri punti all’odg e poi toccherà ai singoli consiglieri assumersi la responsabilità del voto, in un senso o nell’altro. Io sono ottimista di natura e spero che arriverà un bel risultato.”